di Patrizia Caiffa* - Una seconda invasione di locuste del deserto, potenzialmente più letale della prima, l’aumento delle violenze e l’impatto della pandemia di Covid-19 rischiano di peggiorare la situazione umanitaria di centinaia di migliaia di bambini sotto i cinque anni in Somalia. È l’allarme lanciato da Save the Children, all’indomani della dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del Ministero dell’Agricoltura somalo.
Secondo i nuovi dati diffusi, fino a 2,7 milioni di persone in Somalia si troveranno ad affrontare una grave carenza di cibo fino alla metà del 2021, tra i quali circa 839 mila bambini sotto i cinque anni che rischiano così di essere colpiti da malnutrizione acuta. Di questi, 143 mila bambini rischiano di soffrire di gravi forme di malnutrizione e hanno bisogno di cure mediche urgenti per sopravvivere.
Numeri inquietanti che potrebbero essere il risultato di un mix letale di fattori, quali il ritorno di sciami di locuste del deserto, la pandemia, il conflitto in corso e gli shock climatici tra cui siccità e inondazioni. "Senza lo stanziamento urgente di fondi nei programmi umanitari, le vite di migliaia di bambini saranno a rischio", avverte Save the Children.
*Agensir
19/02/2021 - I nuovi dati del Programma alimentare mondiale, infatti, mostrano che 12,4 milioni di persone in tutta la Siria, circa il 60% della popolazione, stanno ora affrontando una qualche forma di carenza di cibo, che risulta grave per 1,3 milioni di persone
29/01/2021 - Ci sono circa 500 minori non accompagnati in vari centri di accoglienza nel Paese, insieme a circa 450 bambini con le loro famiglie. Dopo la chiusura di due grandi campi l'anno scorso, il numero di posti disponibili per loro è drasticamente diminuito
22/01/2021 - Save the Children sottolinea con soddisfazione come le gravi violazioni siano costantemente diminuite ogni anno, dalla punta massima di 1.630 verificatesi nel 2016 alle 82 violazioni della prima metà del 2020