Il tour che doveva partire dalla città per spostarsi poi in tutta Italia contro l'insegnamento gender nelle scuole si apre con lo scontro diretto con il Comune di Reggio Calabria, dove il mezzo sosterà oggi dalle 15 in Piazza Indipendenza.
"I promotori - si legge in una nota - hanno dato mandato ai loro legali di valutare gli estremi di una denuncia per diffamazione contro il Comune. L’attacco del Comune di Reggio Calabria al Bus della Libertà è comunque la prova della fortissima influenza della lobby LGBT ai danni di tutti i cittadini. La responsabile della Commissione Pari Opportunità che ha definito la nostra presenza oggi in città ‘offensiva’, ‘vergognosa’ e ’discriminatoria’ solo perché difendiamo la libertà educativa dei genitori, è infatti anche una delle più attive esponenti dell’ArciGay locale".
"Sembra paradossale - continua la nota - che la nostra libertà di opinione ed espressione sia attaccata proprio dalla Commissione Pari Opportunità, che dovrebbe difendere il pluralismo democratico. Ma quando comanda la lobby LGBT domina il pensiero unico politicamente corretto, che pretende di entrare nelle scuole per educare i figli degli altri su temi intimi e delicati come la sessualità e l’affettività. Mettiamo in guardia tutti i cittadini calabresi: controllate quali progetti entrano nelle classi dei vostri figli e opponetevi a quelli promossi dalle associazioni LGBT, che confondono i bambini sulla loro identità sessuale".
"La prima tappa del tour nazionale del Bus della Libertà - conclude la nota - già conferma l’importanza della campagna di CitizenGO e Generazione Famiglia, volta appunto a dimostrare la grave limitazione delle libertà fondamentali dei cittadini ad opera dell’associazionismo LGBT. Il tour farà tappa domani a Catania, dalle ore 11 in Via Dusmet (altezza Villa Pacini), e continuerà nei giorni successivi passando per Napoli, Livorno, Torino, Milano, Verona, Bologna, Cesena, Pescara. Il tour si concluderà a Roma martedì 27 febbraio alle ore 15:30 davanti alla Corte di Cassazione".
27/12/2020 - Seppure viviamo un’era fortemente ideologica il nucleo familiare resta il punto di riferimento. L’imperversare del Coronavirus ci ha fatto riscoprire l’importanza del focolaio domestico nella quotidianità. Oggi la Chiesa festeggia la Sacra Famiglia, intuizione di papa Giovanni Paolo II diventata ormai abitudine. Serve, però, ricordarsi le parole usate in San Pietro dal Pontefice polacco: «Siete l’ambiente di vita».
20/12/2020 - Perché la Chiesa italiana ha ritenuto di intervenire ora con una sua riflessione sul fine vita? Monsignor Carlo Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente della Commissione episcopale per il Servizio della carità e la salute, segue da tempo l’elaborazione del documento «Alla sera della vita».
18/12/2020 - Riunirsi in famiglia quest’anno sarà più difficile o addirittura impossibile, ma in ogni casa c’è un “mirabile segno” che può farci sentire tutti uniti in contemplazione del Natale e del Signore che viene.