Un convegno per studiare “La nuova legge sul testamento biologico”, il consenso informato e le disposizioni di trattamento, dal profilo giuridico alle ricadute concrete nella cura della persona malata.
È questo quanto ha in programma per domani pomeriggio, a partire dalle 18, la parrocchia di Santa Maria Maddalena di Campo Calabro. Il convegno, promosso dalla Congrega di Sant’Antonio, dalla zona pastorale di Villa San Giovanni e dall’associazione medici cattolici italiani, dopo i saluti istituzionali affidati a Franco Marturano, priore della congrega di sant’Antonio da Padova, al sindaco Sandro Repaci e al vicario di Villa San Giovanni don Antonio Carfì, proseguirà con le relazioni tecniche.
Ad approfondire i temi legati alla delicata questione bioetica saranno, moderati dalla dirigente del reparto di medicina d’urganza Maria Pensabene, il professor Daniele Cananzi della facoltà di giurisprudenza dell’Università Mediterranea e il presidente dell’ Amci e bioeticista Cesare Romeo.
A seguire, una tavola rotonda che, sotto la presidenza di don Francesco Megale, vedrà un confronto sulle ricadute pratiche della legge, con la partecipazione del vicesindaco di Reggio Armando Neri, la dirigente di chirurgia toracica Tita La Rocca e don Antonino Palmenta.
03/02/2020 - Nei giorni scorsi, si è infiammato il dibattito sull’apertura della Casa della Salute di Scilla, in provincia di Reggio Calabria: non sarà un poliambulatorio «qualsiasi», ma nei locali verrà attivato un centro per la procreazione artificiale.
29/04/2019 - Rinnovare oggi il dolore causato dalla morte di Alfie Evans è urtante ma necessario. Come non scorgere nella mentalità che ha preteso di spegnere anzitempo la vita di Alfie la stessa, efferata logica che vede nel migrante un cencioso fastidio e non una persona umana come me, non una novità che porta la sua storia dentro la nostra per aggiornarla, come in ogni epoca, per ogni popolo.
09/11/2018 - Il quarantesimo anniversario dell’approvazione della norma ha portato pochissimi spunti di riflessione nel dibattito pubblico: sembra che parlare di gravidanza interrotta non sia più un tema d’attualità «interessante». Quella che, a cavallo tra gli anni ’70 e ‘80, fu una vera battaglia ideologica, oggi è fatto 'privato' su cui non si può discutere. Non si colgono gli effetti sulla società italiana del Duemila