"E' cominciata una guerra senza quartiere contro la criminalità organizzata non solo in Calabria ma in tutta Italia perché la 'ndrangheta è una merda, un cancro, che si è allargato a tutta l'Italia. Io però sono testone e continuerò a combatterla fino a che non avremo portato via anche le mutande a questa gente". A dirlo il ministro dell'Interno Matteo Salvini, a Palmi dove sta visitando un immobile confiscato alla cosca Gallico e dove sorgerà un commissariato della Polizia di Stato.
"Questa di Palmi è una delle tante situazioni paradossali che intendiamo scardinare. Il posto giusto per gli ergastolani è la galera". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Palmi in occasione della visita ad un palazzo confiscato alla cosca di 'ndrangheta dei Gallico dove ancora vive Lucia Morgante, di 92 anni, condannata all'ergastolo per omicidio e la cui pena è stata differita per motivi di salute. La donna è madre del boss Domenico Gallico, anche lui condannato all'ergastolo. "E' secondo me incredibile che lo Stato spenda migliaia di euro per permettere a delinquenti ergastolani di venire a incontrare la loro madre altrettanto delinquente ed ergastolana" ha aggiunto Salvini riferendosi al permesso concesso a Domenico Gallico, che sta scontando 7 ergastoli in un carcere sardo, di recarsi a fare visita alla madre nonostante il parere contrario della Dda di Reggio Calabria. Nel 2012, durante un interrogatorio in carcere, aggredì e ruppe il naso all'allora pm della Dda Giovanni Musarò e ferì due agenti penitenziari.
14/04/2021 - Rolex e altri orologi di lusso, ma anche denaro contante per un valore complessivo di un milione di euro. Sono stati sequestrati all'imprenditore Antonino Mordà di 52 anni, già coinvolto nelle inchieste "Martingala" e "Energie Pulite".
08/04/2021 - Le mani delle mafie sui petroli, operazione della Guardia di Finanza tra Napoli, Roma, Catanzaro e Reggio Calabria. 70 gli arresti. Le accuse: associazione di tipo mafioso, riciclaggio e frode fiscale di prodotti petroliferi. Sequestro per 1 miliardo
08/04/2021 - La scelta della Dda reggina è quella di riunire tra inchieste (Malefix, Metameria e Nuovo Corso) in un unico procedimento. Gli indagati sono 75, molti dei quali già in carcere: negli ultimi avvisi di garanzia anche le dichiarazioni dei nuovi pentiti.