Il calabrese don Antonio Ammirati commenta al Sir la nomina a nuovo vicesegretario generale e portavoce del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa.
Don Ammirati, nato il 19 maggio 1974, è stato ordinato sacerdote il 17 aprile 1999 per l’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina in Calabria. Già segretario generale della curia diocesana, è regista, giornalista pubblicista e autore televisivo. Dal 2002 al 2014 ha lavorato presso l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, in particolare nella gestione del settore televisivo e come regista della trasmissione della messa domenicale su RaiUno.
È stato consulente del Tg1 per le dirette delle celebrazioni papali e consulente del programma Rai «A Sua Immagine. Ha lavorato nella cooperazione internazionale come coordinatore del Servizio Interventi caritativi a favore del Terzo mondo della Cei. È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Comunicazione e Cultura della Cei, e segretario del Consiglio di amministrazione della Fondazione Ente dello Spettacolo. È consulente editoriale, autore e regista presso l’emittente cattolica Tv2000 per la quale segue anche gli eventi presieduti dal Papa, in collaborazione con Vatican Media.
Don Ammirati ha commentato: «Ringrazio la Presidenza del Ccee per avermi chiamato a questo incarico. Con tanta gratitudine e altrettanta trepidazione accolgo l’invito a servire più da vicino la Chiesa in Europa».
14/05/2020 - Una raccolta fondi per l’acquisto di termoscanner e saturimetri utili per la fase 2 dell’emergenza, come dice il direttore don Enzo Gabrieli. Gli strumenti sono stati consegnati all'ospedale cittadino e al presidio Covid di Rogliano.
24/03/2020 - Il sottosegretario all'Editoria si sofferma sul grande lavoro svolto dai media diocesani in questa fase critica rilanciando l'impegno per una riforma del settore che tenga conto dei cambiamenti professionali che, anche il Coronavirus, sta comportando
10/12/2019 - Il Direttore dell'Ufficio Comunicazione Sociali della Cei, Vincenzo Corrado, propone una riflessione sul grande patrimonio custodito dalla Fisc che si rilancia, per il prossimo quadriennio, a una delicata fase innovatrice.