Sono trascorsi dieci anni dalla morte di Pepè Giarmoleo, ma il suo ricordo è più che mai vivo nel cuore e nella mente di quanti lo hanno amato o conosciuto. Marito e padre esemplare, insegnante ed educatore sensibile ed attento non si era chiuso nel breve orizzonte della professione o degli affetti familiari, ma si era aperto agli altri con una generosità, una disponibilità, una passione senza limiti. Chi aveva bisogno di un consiglio, di un aiuto morale, spirituale o anche economico, ricorreva al lui sicuro di essere ascoltato e supportato.
Sapeva accogliere tutti nel rispetto delle diversità delle opinioni, mantenendo però la saldezza dei suoi principi e dei suoi valori e, per piaggeria, non veniva mai a facili accomodamenti con la mentalità corrente. Questa fermezza, che non era mai arroganza o senso di inferiorità, gli derivava dall’essersi posto fin da ragazzo, con convinzione sulla via indicata dal Vangelo. La sua fede era autentica, sincera, senza ostentazioni e bigottismi. Una fede maturata anche attraverso il molteplice e creativo impegno nell’Azione Cattolica, nella Legione di Maria e come Ministro straordinario della Comunione. Ha operato, infatti, nelle Comunità di San Bruno, Santa Caterina ed Archi dove ha profuso le sue migliori energie morali e spirituali tanto da divenire un esempio per tutti. Frutto di questa Fede è l’amore per tutte le realtà difficili, i contesti sociali, culturali ed ecclesiali lontano da noi europei, l’amore per le Missioni.
Grazie poi all’amicizia con don Clet (Oggi vescovo di Kandi) e con tanti altri sacerdoti del Benin che periodicamente collaboravano nella pastorale parrocchiale con l’allora parroco di San Bruno, don Mario Manca, Pepè venne a conoscere la condizione di povertà in cui versava gran parte della popolazione di questo piccolo paese dell’Africa Occidentale. Il suo desiderio divenne quello di potere vedere realizzata una scuola primaria per agevolare lo sviluppo culturale dei bambini. Il 7 dicembre 2009 è stato pubblicato un libro dal titolo “ Pepè una vita per gli altri “ contenente ricordi e testimonianze di amici e familiari. Le somme raccolte dalla distribuzione del suddetto libro sono state destinate alla costruzione di una scuola a Bagou – Benin ed il 2 novembre 2011 alla presenza di autorità civili, religiose e della moglie si è proceduto alla sua inaugurazione. Grazie al continuo aiuto economico di amici e benefattori è stata possibile completare la costruzione di un altro edificio scolastico per i bambini più piccoli.
Mimma Calabrò
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