Non è mai semplice riuscire a sintetizzare qualcosa che ti tocca emotivamente. In questo caso è ancora più difficile perché questa esperienza ci ha resi più ricchi. Eravamo poveri di amore e siamo tornati con il cuore traboccante. Quest’anno il Soggiorno Sociale di Cucullaro si è svolto dal 26 al 31 Agosto, sempre nella casa San Paolo. Il tema di quest’anno è la frase di Don Italo Calabrò, colui che ha ideato il Soggiorno Sociale: “Amate tutti coloro che incontrate sulla vostra strada, nessuno escluso, mai.”
Noi giovani volontari, all’inizio ci siamo sentiti un po’ spaesati, forse perché per la prima volta ci trovavamo a vivere una esperienza tutti e 5 lontani dalle nostre sedi di attuazione del progetto (Centro di Ascolto “Mons. Italo Calabrò’’ e Centro d’Ascolto “Mons. Giovanni Ferro”). Piano piano, quando incontravamo quei volti, quando ci sedevamo vicino a loro a sentire la loro storia, a giocare a carte o a mangiare insieme, cresceva sempre di più in noi la voglia di fare. Sentivamo la voglia di tendere loro la mano e rendere quel loro cuoricino maltrattato, pieno di toppe e di buchi, più leggero e più luminoso.
Noi giovani del Servizio Civile, insieme agli altri volontari, operatori e responsabili, ci siamo adoperati per costruire insieme qualcosa di bello, qualcosa che potesse dare sollievo e ristoro alle loro anime così indifese e tenere. E così, tra sfilate, corrida, rappresentazione teatrale, laboratori manuali e artistici, balli sgangherati e canzoni, tornei di briscola abbiamo vissuto con loro e condiviso le nostre emozioni, a volte troppo grandi da far scendere qualche lacrima, spesso di gioia. La cosa che ci ha colpito è stata la loro semplicità. Abbiamo visto, infatti, diversi tipi di povertà: povertà economica, intellettiva, spirituale, cognitiva e soprattutto povertà di relazioni.
I loro volti raccontavano sofferenza, ma nonostante ciò la loro dignità era da essere da esempio per noi. Ci siamo trovati di fronte a persone che tante volte non avevano nulla, proprio per questo assaporavano ogni cosa di Cuccullaro. Abbiamo imparato a capirli, a riconoscere cosa potesse turbarli e come e cosa fare per tranquillizzarli. Spesso non ci chiedevano altro che un abbraccio, un gesto così semplice che per loro era nutrimento vero. Abbiamo asciugato lacrime, abbiamo visto i loro occhi timorosi e abbiamo riso di cuore. Una pace immensa accompagnava il tutto, specialmente quando ci riunivamo per pregare nella cappellina a sentire la messa, caratterizzata dalle loro preghiere spontanee e meravigliose.
Il 28 agosto abbiamo festeggiato la partenza del nostro caro Winner, che ha dovuto terminare prima l’esperienza per motivi personali.
Cuccullaro 2019 è stata una valigia meravigliosa. Ognuno Di noi ha messo dentro qualcosa: conversione, rinascita, crisi, gioia, paura , energia, allegria , pazienza e tanto tanto amore. Amore per queste persone speciali e unica. Un amore che caratterizza la vita Cristiana. Un amore che non può finire “come l’acqua in mezzo al mare”. Un pezzo di percorso unico che ha insegnato a guardare a quello che è e sarà e non ha quello che è stato, perché gli sbagli si fanno ma l’amore è l’ago magico che ricuce ogni cosa.
Noi giovani del servizio Civile in Caritas siamo fieri e orgogliosi di essere stati promotori di carità e di misericordia e di aver veduto vite cambiare.
Un grazie di cuore a tutti gli ospiti che ci hanno fatto vivere in pieno questa indimenticabile esperienza. Un grazie particolare va ai nostri referenti: Natasha, Galedea, Suor Letizia e Bruna : anime pazienti e luminose che hanno reso tutto più semplice e meraviglioso.
Un grazie ai volontari della cucina per gli ottimi pasti offerti. Un grazie al Direttore della Caritas Diocesana di Reggio-Bova, Don Nino Pangallo, figura paterna del Soggiorno che ci ha spronato a ritrovare l’olio che alimenta le nostre anime come le lampade. Una grazie a Domenica Belmondo, organizzatrice instancabile, donna dolce e sensibile ma guerriera dentro.
Un grazie di cuore a tutti volontari, compagni di strada insuperabili e meravigliosi che, nonostante la stanchezza, erano sempre pronti a regalare sorrisi.
E’ vero, l’amore vince sempre e cambia tutto e tutti. Nessuno escluso, mai!I ragazzi del Servizio Civile
Winner , Filippo, Engy Federica e Silvia
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