di Ada Maruzzelli * - «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore» (Gv 14,27). I versi e le parole di Giovanni, squarciando ogni linea temporale, appaiono come luce fulgida in questo nostro tempo segnato da incertezze, paure, fragilità.
In questi giorni si respira aria di pessimismo e di smarrimento, eppure l’uomo oggi può davvero trarre preziosi occasioni di riflessione e trarre insegnamenti importanti per il presente ed ancor più per il futuro! Ma ciò può avvenire unicamente se si opera un autentico e vero discernimento, il che è possibile solamente se l’uomo si sgancia da una visione puramente materialistica ed individualistica delle cose e si proietta su un orizzonte più alto: urge oggi più che mai un nuovo orizzonte di senso, un orizzonte trascendente. Il rischio di rimanere chiusi in sé stessi, in certe visioni pessimistiche di oggi, è quello di smettere di porsi domande, o peggio, di farsi quelle sbagliate.
E di questo discernimento e di questo tempo ne stiamo facendo tesoro in una realtà come la nostra, noi studenti dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “V. Zoccali” di Reggio Calabria, di cui, da affezionata studentessa, porto testimonianza. È davvero importante non lasciarsi contagiare dall’atmosfera disfattista di questi tempi incerti; la tentazione di cadere nel vortice psicologico ed emotivo del pessimismo è davvero forte, ma non ci permetterebbe di affrontare col giusto modo la situazione che stiamo tutti vivendo. Certamente, in special modo i primissimi tempi, anche noi studenti abbiamo faticato e dubitato, ma ci siamo poi subito rifugiati nel clima di fraternità che da sempre contraddistingue una realtà come il nostro Istituto, da sempre “con” e “per” gli studenti. E nella fraternità ed unità ci si è accompagnati gli uni con gli altri verso un percorso comune e con obiettivi collettivi. Non solo, dunque, si è intervenuti tempestivamente all’attivazione di un percorso di didattica alternativa, ma si è cercato di rimuovere quanti più ostacoli possibili per affrontare la situazione senza lasciare nessuno indietro. Attraverso una collaborazione di docenti, personale di segreteria, rappresentanti (di classe e di Istituto), e con in prima linea la direzione e la vicedirezione, si è insieme progettata e costruita quella che si potrebbe definire una “rete didattica solidale”! Nessuna metodologia didattica è stata risparmiata: via mail, via social (su Facebook la nostra realtà è presente col nome di “Issr Reggio Calabria”), su piattaforme virtuali, e senza risparmiare neppure contatti privati coi docenti, presenti anche solo per dubbi o, a fine lezione, anche conforto spirituale. Sebbene le difficoltà iniziali che hanno colpito tutti, dunque, posso ben affermare che dalla negatività è fiorita una splendida cooperazione, con lo stile fraterno ed attento che da sempre ha caratterizzato questo Istituto, che con serietà ma anche delicatezza ha operato con gran fervore per permetterci di andare avanti più speditamente verso la normalità.
Sono tempi che sì mettono a dura prova tutti, indistintamente. Anche noi fedeli siamo segnati dai dubbi e dai timori, ma la fragilità fa parte del nostro essere umani. E a partire da questa nostra natura dobbiamo elevare i nostri cuori a Dio, perché presso di Lui cessa ogni timore: è questo l’atteggiamento che siamo chiamati ad assumere dall’evangelista Giovanni! “Non abbiate timore”.
* Rappresentante II anno Laurea Specialistica
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