L'annuncio nel corso della solenne celebrazione eucaristica della vigilia dell'Assunzione della Beata Vergine Maria
Seminara dichiarata dal vescovo Francesco Milito Città di Maria
di Redazione Web 28/08/2020
Nel corso della solenne Celebrazione Eucaristica della vigilia dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, con grande concorso di popolo, pellegrini e autorità, Seminara è stata elevata e dichiarata dal Vescovo Mons. Francesco Milito "Città di Maria".Nell'omelia, dopo una prima parte concentrata sulla memoria di San Massimiliano Maria Kolbe e le letture del giorno, il vescovo ha rivolto la seguente preghiera alla Madonna dei Poveri, che pubblichiamo oggi nella memoria di B.V. Maria Regina, prolungamento della contemplazione dell'Assunta. Seminara, Città di Maria,Seminara, Bet Myriam,Seminara, da oggi tua altra dimora.O Madonna dei poveri,che nulla possiedi di tuoe tutto ti è dato dall’alto,di generazione in generazione,a lode del Padre che sposa ti ha eletta,del Figlio nella fede generato,dello Spirito che ti ha santificato,accogli benignaquesto gesto d’amore che la Cittàti offre decorandosi con il tuo dolce nome,soave richiamo a pensieri di cielo.Riconoscenza esprime alla tua benevolenza,per segni e prove di cura,nello scorrere dei tempi,ai nostri padri e a noi sempre confermati. Non già cittadina onoraria,o donna altezzosa di poveri sudditi,ma Signora dei cuori,dichiarazione di appartenenza,invito novello a rivivernedignità e memoriasui passi calcatiin città e nei luoghi della Terra Santa,tua e di Gesù,promessa ai Padri.Tu sposa divina affidata al pio Giuseppe,Tu, Madre del Figlio e Figlia sua,nella nascita, avvolta di luce increata,Tu solo visione dell’evento celeste,Tu braccia, Tu sguardo di fedenell’accogliere l’Eterno nel tempo,insegnaci il silenzio ascoltante,interpretante il mistero divinofondante la storianella memoria di un cuoreche tutto osserva e conserva. Che i grembi di donna,feconde di vita sian culle,non tombe di vite recise,da silenti quotidiani genocididi anonime vittime inermi,soppresse in grida impotenti,al taglio di ferri e omicidi veleni,espulse e al macero date. Tu, Madre offerente l’Unigenito Figlio,svelata al futuro per dolori annunziati,concedi vigore, mai spento,a pene di vita e di mali.Ottieni agli sposi, compagni del Dio creatore,nel fiorire della vitarobusta coscienza del miracolo in terra,reciproca fede, che l’amore rinsalda,maestri primi di fedea cura del dono dei figlicredibile esemplare condotta,in percezione mai spenta del vivo Signore,invisibile ospite ma reale nelle mura domestiche. Tu, pia pellegrina,nel tempio, sorpresa, del Figlio,supremo maestro fanciullo,ottieni il primato del Padre sui padri,su madri, sui figli, sui dotti,stupiti del suo magistero. Tu, eletta Figlia di Nazaret,insegnaci a svolgere i lavori di casain semplicità, amore, dedizione, fedeltà,artefici sereni e di pace per quanti vi abitano;ad amare il silenzio orantein ascolto dei sussurri celestie sentire il progetto, da sempre pensato da Dio per noiattenti all’ascolto, aperti a capire,solleciti a compiere la sua volontà. Ospite a Cana, di un amore sbocciato,e vigile custodeinsegnaci del bisogno l’intuito,la delicatezza dell’interventol’efficacia della grazia richiesta,la fiducia nel Figlio operanteprodigi in silenzio operoso e nascosto. Te, d’onore colmata da donned’invincibile amore e di cureal Figlio in missione legate,ravviva accoglienza, premura, passioneal Vangelo nel mondo. Tu sobria a distanza del mandato del Figlio,sostieni il rispetto dei divini disegni sui nostri,sottratti a ricatti o divieti invocatia falsi motivi di affetto e premure. Muto, impaziente, straziante il tuo cuore di mamma,ai piedi nei supplizi del Golgota,trafiggente è tornata di Simeone la spada,ma più potente e penetrante la preghieradel Figlio morenteperdono invocantesu ignari di tanto misfatto. Da allora,non odio, vendette, né offesecovate per tempi propizi.Maestra e Regina di misericordia, degli eterni destini sollecitacura ti prendi dei traviatinella vita per scelte sbagliate o legami con poteri di morte.Cancella nascosti retaggi di faide intestine,soprusi di menti per conti in sospeso,condotte non degne di figli di Dio.Né freddo, né gelo, né insidie nascoste,ma sereni contatti di bene, pensieri di pace,offerta d’amore sincero. Presente alla nostra preghieradi Chiesa allo Spirito atteso,per noi costruisci la gioia dell’essere suoi. Al ricordo un dì di menti brillanti,che ha reso Seminaradi cultura faro e di pensiero,ispira fervori di un nuovo umanesimo,premessa a rinascimento di migliore futuro. Mentre il sole calante,scompare all’estremo orizzontetingendo di rosso,quas’abito di gala, il mare già prima dipinto d’azzurro,e il cielo dissolve il chiaro del giorno,seguiamo la tua accoglienza nei cieli,anticipo della nostra,e meta finale dell’andare terreno.Alla Gerusalemme, celeste città dei santi,dove vivi nella gioia per sempre,la nostra mente si eleva e ritorna alla terrae, al ricordo di tappe,del suo peregrinare verso la patria,preghiera si fa: Porta anche noi con Te,Seminara la tua città,Seminara Bet Myriam,Seminara da oggi, tua nuova dimora. + Francesco MilitoVescovo