di Sarah Numico* - L’Europa ha bisogno dei cittadini e li interpella su alcune questioni decisive: a partire da ieri – ed entro il 1° dicembre – gli europei sono invitati a partecipare a una consultazione pubblica in vista di una nuova strategia dell'Ue sui diritti del bambino. Si guarda a un “quadro politico” in cui far convergere “tutte le azioni e le politiche Ue sui diritti dei bambini”, presenti e future.
“Vogliamo garantire che tutti i bambini nell'Ue abbiano diritto alla stessa protezione e accesso ai servizi, indipendentemente dalla loro origine o ubicazione, il loro status sociale e vogliamo rafforzare il sostegno e la protezione dei bambini in tutto il mondo attraverso la nostra azione esterna”, ha dichiarato Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione con la delega per la democrazia e la demografia.
Sempre oggi, la Commissione invita i cittadini a presentare idee e iniziative su come adattarsi ai cambiamenti climatici, combattere il cancro, costruire città climaticamente neutre e intelligenti e garantire oceani, suolo e cibo sani. Si tratta infatti di pensare a nuove “missioni europee di ricerca e innovazione” nell'ambito del programma Orizzonte Europa, missioni che dovranno “fornire soluzioni ad alcune delle più grandi sfide che il nostro mondo deve affrontare”, ha spiegato la commissaria per l’innovazione e la ricerca Mariya Gabriel. I risultati di questo invito a presentare idee saranno illustrati alle Giornate europee della ricerca e dell'innovazione online (22-24 settembre), per essere selezionati entro fine 2020 e lanciati nel 2021.
*Agensir
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22/12/2020 - Il consigliere regionale calabrese, componente della direzione nazionale del Partito Democratico, afferma: "Per aiutare la Calabria e il Mezzogiorno, la priorità deve essere il lavoro. Solo stimolando l’occupazione si può anche combattere la ‘ndrangheta"
13/12/2020 - L'impatto della crisi è distribuito in modo molto diseguale tra gli Stati membri, ma in generale è particolarmente forte per i gruppi più vulnerabili della popolazione attiva. I lavoratori a basso reddito subiscono perdite da 3 a 6 volte maggiori