Una ricetta «particolare» quella del parroco delle comunità di Roghudi e Marina di San Lorenzo
L'invito di don Giovanni Zampaglione ai fedeli per questo tempo
di Redazione Web 23/11/2020
È ancora tempo di Covid, è di nuovo tempo di distanziamento. Bisogna stare lontani, lavarsi le mani, utilizzare le mascherine e attenersi a tutte le indicazioni del Ministero della Salute per il bene personale e collettivo. Questo è ciò che ci viene detto giornalmente...Questo Covid-19, sostiene il parroco don Giovanni Zampaglione sta contaminando milioni di corpi ma come possiamo impedire che contamini anche i cuori? Da quando abbiamo riaperto le chiese (18 maggio) la nostra vita di fede è stata continuamente messa alla prova per vedere se regge all'urto di un attacco potente come quello contenuto nel coronavirus che ci assedia. In questi giorni è stato annunciato dalla Pfizer l'arrivo del vaccino contro il Covid anche se i tempi non saranno brevi. Nell'attesa del vaccino mi permetto di offrire alle mie due comunità di Roghudi e Marina di S. Lorenzo e ad ogni persona di buona volontà, un particolare "vaccino" (sicuro) anticovid che permetta ad ognuno di vivere appieno la propria vita di fede. Ecco le mie indicazioni da prendere a "dosi" quotidiane:
1) Mantenere la distanza…dal peccato; ...purtroppo la pandemia ha reso la gente più "cattiva" ecco perchè invito ognuno a prendere la distanza da tutto ciò che ci allontana da Dio.
2) Indossare le mascherine…dell’amore...Oggi le mascherine che mettiamo ogni giorno non permettono di conoscere l'altro. A volte indossiamo le "mascherine" dell'odio, della vendetta, della guerra...Che tristezza! Il modo migliore e toglierci, liberarci da queste maschere e indossare quelle dell'amore verso Cristo e verso il prossimo...
3) Fare il tampone…della riconciliazione; ...questo tampone è "gratuito" e lo puoi fare ogni volta che ti allontani da Gesù. Lui è il buon Samaritano della nostra vita e ci aspetta sempre per farci il "tampone della misericordia" per alleviarci da ogni sofferenza e infonderci tanto coraggio e forza.
4) Usare la protezione del Rosario; ...Un modo per investire questo tempo è la preghiera del Rosario. Invito tutti a prendere la corona del rosario e a pregare il Signore Iddio.
5) Assumere il vaccino dell’Eucarestia; ...Dopo il 18 maggio tantissima gente continua ad aver "paura" del coronavirus e non viene in chiesa, anche se è un luogo sicuro. Invito le mie due comunità di Roghudi e Marina di S. Lorenzo e ogni buon cristiano ad assumere ogni domenica una "dose" del vaccino e di partecipare al giorno del Signore perchè l'Eucarestia come affermava il beato Carlo Acutis è la nostra "autostrada" verso il Cielo”.
Coraggio! Tra un mese sarà Natale - conclude don Giovanni Zampaglione - apriamo il cuore a Dio che si è fatto compagno di strada dell'umana fragilità ed è stato capace di vincere ogni distanziamento.