Avvenire di Calabria

Toccante cerimonia di intitolazione sul lungomare di Catona per ricordare i due giovani vittime della “Strage di Brescia”

A Reggio Calabria nasce Piazza Domenico e Chiara, simbolo di un amore eterno

Famiglie, comunità e istituzioni unite nel ricordo: «La loro storia sia conosciuta e diffusa come segno di speranza»

di Redazione Web

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Un amore che la morte non ha potuto spezzare: la città di Reggio Calabria dedica una piazza a Domenico Tortorici e Chiara Matalone, giovani vittime di un femminicidio che si trasfmormo in strage e che scosse l’Italia.

La tragedia della Strage di Brescia e la memoria di due giovani innamorati

Si è svolta ieri la cerimonia di intitolazione della Piazza Domenico e Chiara, sul lungomare di Catona. La storia di Domenico Tortorici e Chiara Matalone è tristemente legata a quella che fu denominata la ‘Strage di Brescia’. Una vicenda che segnò la morte di quattro persone: i due fidanzati Domenico Tortorici e Chiara Matalone (entrambi diciannovenni); la madre di Chiara, Francesca Alleruzzo (45 anni) e Vito Macadino (56 anni).



Nel quartiere di Brescia, San Polo, il 4 marzo del 2012, si consumò una tragedia, frutto della follia omicida di Mario Albanese (34 anni) che non si era rassegnato alla fine della relazione con Francesca Alleruzzo. Quella notte drammatica tra il 3 e il 4 marzo 2012, Mario Albanese, ex marito di Francesca che non aveva accettato la nuova vita dell'ex moglie, ha atteso fuori casa che lei tornasse con la persona che stava frequentando, Vito Macadino. Li ha attesi per ucciderli e poi, entrando in casa, ha ucciso anche Chiara (figlia nata dal primo matrimonio dell'ex moglie con Dino Matalone) e il suo fidanzato Domenico. Ha risparmiato la vita soltanto alle tre figlie, avute con l’ex moglie che aveva appena ucciso.

La piazza come simbolo di amore e memoria condivisa

«Teniamo così, vivi e inseparabili nel loro amore, la memoria di due figli di Reggio, di cui siamo fieri ed orgogliosi. La storia di un amore puro e forte, che ha vinto anche la morte. La prima piazza della città, che porta due nomi, senza nessun cognome, un'unica entità, indimenticabile. Perché Domenico e Chiara siano simbolo di tutta la comunità, dei tanti giovani che ogni giorno si incontrano proprio qui, in uno degli scorci più belli del nuovo Lungomare di Catona».

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, indica il Qr Code che rimanda alla storia di Domenico e Chiara

«La prima piazza raccontata da un QrCode, perché la loro storia sia conosciuta e diffusa. Piazza Domenico e Chiara, da oggi restituisce quel consapevole sollievo che il loro sogno di una vita insieme è legato all’eternità», sono state le parole del Sindaco Giuseppe Falcomatà.

Una comunità unita nel ricordo di Domenico e Chiara

Un momento toccante al quale hanno partecipato le famiglie dei due ragazzi, le realtà parrocchiali e associative del territorio, nelle quali Domenico e Chiara erano pienamente integrati, gli insegnanti, e tutti coloro hanno sempre sostenuto l’associazione che porta il loro nome e che svolge attività per onorare il loro ricordo.



Erano presenti gli assessori Anna Briante e Carmelo Romeo, i consiglieri Giovanni Latella e Franco Barreca, il presidente della Commissione di toponomastica Domenico Cappellano, oltre al presidente del Consiglio comunale Enzo Marra, che ha dichiarato: “Se i luoghi potessero parlare, la Piazza Domenico e Chiara a Catona avrebbe tanto da raccontare. In questo spazio, dove si sono conosciuti e dove si sono amati, il loro ricordo e la loro storia resteranno scalfiti per sempre. Con questa piazza, l'amore di Domenico e Chiara riecheggerà nell'infinito”.

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