Avvenire di Calabria

Accoglienza: Aibi, compie 10 anni la Cooperativa Aibc

di Redazione Web

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Festeggia i 10 anni dalla sua fondazione la Cooperativa Aibc, nata in seno alla Fondazione Aibi-Amici dei Bambini Ets e che si può ben definire “la Cooperativa dell’accoglienza”. Ogni servizio offerto, infatti, si propone di perseguire quotidianamente l’interesse della comunità, promuovendo il singolo valore di ogni suo componente e l’integrazione sociale dei cittadini, impegnandosi, in particolare, ad arginare le problematiche che insorgono con i maltrattamenti, con l’abbandono e con la violazione di diritti che dovrebbero essere riconosciuti a ogni minore.
Nell’arco di questi 10 anni, la Cooperativa Aibc ha aperto 5 comunità familiari che hanno accolto un totale di 44 minori; 2 comunità per adolescenti che hanno accolto 73 ragazzi sotto i 18 anni; 3 comunità mamma-bambino che hanno aperto le porte a 94 nuclei, per 139 minori; 10 alloggi per l’autonomia in cui hanno trovato spazio 63 nuclei per 101 minori.
Nel tempo sono stati aperti anche 2 alloggi per neomaggiorenni, che hanno accompagnato 18 ragazzi destinati a uscire dal circuito di accoglienza ma senza una rete familiare e di amicizie che potesse sostenerli.
Aibc è da sempre attiva anche nel settore dell’affido familiare: nei 10 anni del suo operato ha creato una rete di famiglie affidatarie, sostenute da un’equipe professionale accreditata da Regione Lombardia, capace di accompagnare 43 progetti di affido.
All’interno della più grande struttura di accoglienza della Cooperativa è presente anche uno spazio neutro che ha erogato più di 2mila ore di incontri.
Infine, va ricordata anche l’attività di accoglienza migranti attraverso la prefettura, con 54 nuclei e 84 minori accolti.
“A 10 anni dalla fondazione di Aibc – afferma il presidente Ermes Carretta – non possiamo che essere contenti di aver accolto e accompagnato tante storie. Storie spesso difficili, ma che, per fortuna, hanno avuto in larga parte buon esito. La forza di Aibc è offrire un’accoglienza con stile familiare, senza tralasciare l’indispensabile professionalità necessaria per risolvere situazioni complicate e di grande sofferenza. Oggi, la provocazione che arriva dai bisogni sociali è la necessità di dare sempre più risposte a chi busserà alle nostre porte. Useremo creatività e innovazione per ampliare e diversificare le attività, e riuscire, così, a rispondere in modo sempre più personalizzato ai bambini e ai ragazzi che ne avranno bisogno, nonché alle loro famiglie. Ci prendiamo questo impegno, ringraziando le famiglie volontarie e gli operatori, con le loro famiglie, che hanno creduto e continueranno a credere in questo progetto”. Info: www.aibi.it.

Fonte: Agensir

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