Avvenire di Calabria

Aggressione a Vieste: mons. Moscone (Manfredonia), “un ulteriore episodio di illegalità diffusa nel nostro amato Gargano”

di Redazione Web

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“L’aggressione fisica e verbale avvenuta ieri, in strada, all’anziano genitore del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, è un ulteriore episodio di illegalità diffusa nel nostro amato Gargano. Non si può tacere davanti a questo ennesimo atto di minacce, rivolte indirettamente ai rappresentanti delle Istituzioni, in particolare al sindaco di Vieste, nonché presidente della Provincia di Foggia, e alla sua famiglia, cui va tutta la mia solidarietà personale e dell’intera Chiesa diocesana”. Lo scrive mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, in un messaggio diffuso oggi.
“Ne siamo certi e lo ripetiamo con costanza: nelle nostre belle città garganiche non si devono tollerare atteggiamenti di chi vuole o sa solo usare la violenza per imporre i propri personali interessi o la propria visione di parte”, evidenzia il presule, che aggiunge: “La mia vicinanza e rinnovata stima in questo momento perciò va al sindaco e presidente Nobiletti e alla sua famiglia per questo atto inconsulto subito, che sento come rivolto alla mia persona, come anche a tutto il popolo del Gargano, che sta cercando di rialzarsi e porre fine ai tanti lacci delle illegalità striscianti che pretendono di ottenere il proprio tornaconto e condizionare le Istituzioni”.
Mons. Moscone precisa: “Quella della Chiesa locale è voce di condanna, che si alza nei confronti di queste mentalità e modalità che infestano il nostro ‘amato Gargano’, ma anche voce di conforto ed incoraggiamento per un popolo che ha una storia ed una volontà di bene da difendere e far maturare”.
Ricordando a tutti che “non c’è giustizia, né tantomeno libertà se si perseguono logiche perverse e di parte”, l’arcivescovo conclude: “Al sindaco e presidente Giuseppe Nobiletti e a quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le Istituzioni, ad ogni titolo e grado, nella lotta per la trasparenza e la legalità, continuo a ripetere: coraggio, andiamo avanti, è la strada giusta!”.

Fonte: Agensir

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