Avvenire di Calabria

America Latina e Caraibi: Papa Francesco al Cam6, “la Chiesa parla tutte le lingue”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“Il fondamento della missione è l’esperienza di Dio, l’incontro innamorato con Gesù, Lui ci rivela la ‘Buona Novella’, ci mostra il Padre”. Lo afferma Papa Francesco, nel messaggio ai partecipanti al 6° Congresso missionario americano (Cam6), in corso a Ponce, nell’isola di Porto Rico, fino al 24 novembre 2024. È stato il legato pontificio al Cam6, il cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo emerito di Caracas, a leggere il messaggio. Nel contesto dell’anno dedicato alla preghiera in preparazione al Giubileo del 2025, il Papa ricorda la preghiera speciale offerta ai partecipanti al Cam6: “Questo è il fondamento della missione, riconoscersi figli, toccati dalla misericordia di Dio”, dice il Papa, poiché “non possiamo dare ciò che non abbiamo, non possiamo esprimere ciò che non abbiamo sperimentato, ciò che non abbiamo visto nei nostri occhi o toccato nelle nostre mani”. La missione di Gesù, secondo Francesco, è stata incentrata su un’intima preghiera con il Padre, che ha preceduto tutte le sue azioni, e su una vita completamente abbandonata alla volontà di Dio, dando testimonianza dell’amore più grande davanti al suo popolo: “Questo è il messaggio che i missionari hanno tradotto in ogni epoca, in ogni luogo, in ogni lingua. Questa è la vocazione dei battezzati a cui si riferisce la preghiera, vedere Dio, vederlo nel mondo, nel fratello, avere occhi ‘cristificati’ e con essi uno sguardo compassionevole, accogliente, misericordioso”. “Lo Spirito Santo opera in noi questa meraviglia e mette in noi le parole da rivolgere a Dio e agli uomini”, prosegue il Papa che invita a invocare lo Spirito Santo insieme a Maria, “come fecero i discepoli nel cenacolo, perché, attraverso lo Spirito, ‘con la sua forza vivificante, possiamo trasmettere il messaggio in qualsiasi lingua. Sì, perché la Chiesa le parla tutte, ma soprattutto perché parla sempre la stessa lingua. È il linguaggio dell’amore, comprensibile a tutti gli uomini, perché fa parte della loro stessa essenza, quella di essere immagine di Dio. In questo modo, la gioia dello Spirito non si esaurisce in loro, ma si espande, si comunica, chiamandoci a camminare insieme, come popolo fedele di Dio, nella sinodalità e nell’ascolto reciproco”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: