Avvenire di Calabria

Arte sacra: Piemonte, nel fine settimana giornalisti della stampa estera in tour alla scoperta di “Chiese a porte aperte”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Un gruppo di giornalisti della stampa estera parteciperà a un tour in Piemonte venerdì 30 e sabato 31 maggio per scoprire il circuito “Chiese a porte aperte”. Ne dà notizia l’Ufficio per le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta ricordando che il progetto mira ad ampliare la fruizione del patrimonio di arte sacra nelle due Regioni attraverso una modalità tecnologica innovativa.
Il sistema “Chiese a porte aperte” si basa su una app gratuita che permette di prenotare e accedere alle chiese tramite smartphone, aprendo la porta tramite un QR Code, è stato ideato dalla Consulta per i Beni culturali ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta e dalla Fondazione Crt e realizzato con il sostegno della Regione Piemonte, assessorato alla Cultura e al turismo, con il cofinanziamento dei proprietari dei beni.
Mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e responsabile per i Beni culturali della Cep, sottolinea l’importanza del progetto: “In Piemonte e Valle d’Aosta esistono molte chiesette che contengono un prezioso patrimonio artistico e che sono quasi sempre chiuse. Spesso, in passato, mi capitò di trovarmi di fronte a una di queste chiesette e dovetti girare ore per avere la chiave. A volte, addirittura, tornai a casa deluso, senza riuscire ad entrare. Il progetto ‘Chiese a porte aperte’ valorizza questi piccoli scrigni d’arte offrendo a tutti la possibilità di entrare in qualunque ora del giorno. Inoltre, propone una narrazione puntuale e vivace, accompagnata da un brillante gioco di luci, e l’allestimento pone attenzione alle capacità sensoriali e cognitive delle persone”.
“Il progetto ‘Chiese a porte aperte’ – afferma Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione Crt – è un esempio virtuoso di come la tecnologia possa valorizzare il patrimonio culturale e renderlo accessibile a tutti. Siamo particolarmente lieti che anche la stampa internazionale possa conoscere da vicino quest’innovativa iniziativa, unica in Europa, che unisce innovazione, tutela e partecipazione, e che nasce proprio per far conoscere e restituire centralità ai luoghi identitari delle nostre comunità. Per Fondazione Crt la tutela del patrimonio artistico ecclesiastico è da sempre centrale nelle proprie linee d’intervento, sia per entità di risorse stanziate, sia per ricerca di soluzioni innovative per la sostenibilità e finalità”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: