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Nel corso dell’odierna Giornata contro la disoccupazione, la Caritas austriaca ha criticato la prevista riforma delle indennità di disoccupazione. Secondo il nuovo programma governativo, sarà possibile svolgere un’attività lavorativa marginale mentre si percepisce l’indennità di disoccupazione solo in casi eccezionali. “Chi vuole lavorare non deve essere punito”, ha sottolineato, in un comunicato stampa odierno, Anna Parr, segretaria generale di Caritas Austria. Circa la metà dei disoccupati di lunga durata in Austria è a rischio di povertà, ma il programma governativo non prevede alcun aiuto in tal senso. La Caritas chiede sussidi di disoccupazione a prova di povertà, assistenza di emergenza adeguata al valore e “opportunità di reddito aggiuntivo che consentano il reinserimento anziché impedirlo”. La soppressione del reddito integrativo colpisce soprattutto le donne che lavorano part-time e che in futuro non potranno più integrare l’indennità di disoccupazione. Per loro, in futuro, l’unica cosa che conta sarà arrivare a fine mese sarà spesso il sostentamento economico. “L’attenzione diventa allora concentrata sull’arrivare a fine mese, non sul trovare un nuovo lavoro”, afferma Parr.
Fonte: Agensir