Austria: Vienna, in difficoltà gli ostelli di emergenza Vinzi Werke. Appello alla solidarietà

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I tempi economicamente difficili, la scadenza dei sussidi e la crescente domanda di alloggi di emergenza pongono grandi sfide per “VinziWerke Wien”: per molte persone, le strutture dell’organizzazione umanitaria rappresentano “l’ultimo punto di contatto prima di dover trascorrere la notte all’aperto in condizioni disumane, senza risorse, rifornimenti o un posto sicuro dove dormire”, ha sottolineato in un comunicato stampa Rafael Kirchtag, coordinatore di “VinziWerke” con sede a Vienna. La struttura non sarebbe in grado di funzionare senza l’aiuto di circa 300 volontari e donazioni, ma il numero dei volontari sta diminuendo. “Per questo motivo chiediamo a tutti coloro che possono donare il loro tempo di contattarci”, ha affermato.
Nel 2024 “VinziWerke” a Vienna ha registrato circa 44.000 pernottamenti e fornito servizi di primo soccorso. L’organizzazione umanitaria è attualmente preoccupata per la scadenza del pacchetto invernale del Fondo sociale viennese, prevista per martedì (29 aprile). Gli ostelli vincenziani, aperti tutto l’anno, hanno un tasso di occupazione complessivo superiore al 95%. “Ciò dimostra ancora una volta che la povertà non conosce stagioni”, ha spiegato Kirchtag, sottolineando che “purtroppo non possiamo accogliere ogni persona che bussa alla nostra porta”. L’offerta “VinziWerke” comprende 80 posti letto per cure d’urgenza acute, suddivisi tra i rifugi d’emergenza “VinziPort” e “VinziBett”. Quest’ultimo offre spazio anche per soggiorni più lunghi: insieme a VinziDorf Vienna sono disponibili altri 50 posti letto. Il centro di coordinamento fornisce consulenza alle persone in situazioni di vita difficili, fornisce loro cibo a prezzi accessibili presso “VinziMarkt” e vestiti a prezzi accessibili presso due “VinziShops”. Anche dal punto di vista economico, “VinziWerke” sta attraversando un periodo difficile: “I costi di manutenzione delle nostre strutture sono aumentati enormemente. Sebbene continuiamo a ricevere sostegno pubblico, i sussidi non sono sufficienti”, ha riferito Kirchtag. La metà dei costi dovrebbe essere coperta da donazioni. “Più che mai dipendiamo dal sostegno di privati e aziende e siamo grati per ogni donazione”, ha affermato Kirchtag.

Fonte: Agensir