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“È bello oggi contemplare il presepe e Maria Madre di Dio, simboli dell’umiltà di un’umanità nuova, la cui fatica del vivere quotidiano è proiettata verso una ricchezza più grande”: nella quarta domenica di Avvento ci fermiamo vicino al presepe ed è bello contemplarlo nei particolari, come sottolinea il vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, commentando, in un videomessaggio, il Vangelo di domenica 22 dicembre. “Il presepe rappresenta l’umanità immersa nella sua vita quotidiana – osserva mons. Spinillo -: la fatica necessaria a vivere e, allo stesso tempo, la speranza di mettere a frutto i propri talenti”. Tutto questo trova un senso nell’essere illuminati dalla luce di Cristo perché, prosegue il vescovo di Aversa, “ogni nostra attività assume significato se è orientata verso l’oltre, proiettata verso una ricchezza più grande”. Ecco dunque la bellezza dell’umiltà del vivere quotidiano, l’umiltà di un presepe, generalmente composto da “materiali poveri o scartati ma che, riciclati, si trasformano in segno di una umanità che alza lo sguardo verso la luce”. In questo ci accompagna la pagina del Vangelo di Luca, in cui Maria va a far visita alla cugina Elisabetta: “Come Betlemme – il più piccolo dei capoluoghi di Giuda – diventa il centro del mondo, così Maria – l’umile ancella del Signore – diventa la Madre, pienamente partecipe della vita nuova che Dio dona al mondo e che redime l’umanità”.
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Avvento: mons. Spinillo (Aversa), “è bello oggi contemplare il presepe e Maria Madre di Dio, simboli dell’umiltà di un’umanità nuova” first appeared on
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Fonte: Agensir