La Ratio per i seminari: un invito a riscoprire la missione educativa
La nuova Ratio per la formazione nei Seminari offre un’occasione di riflessione sulla crisi delle
A ventinove anni dal ritorno alla Casa del Padre del Servo di Dio monsignor Giovanni Ferro, arcivescovo di Reggio Calabria e vescovo di Bova, domenica 18 aprile nella chiesa abbaziale di Bagnara Calabria si è svolta una solenne concelebrazione eucaristica. Alla concelebrazione, in una chiesa gremitissima di fedeli - nel rispetto delle norme anti-Covid, presieduta dall’abate di Santa Maria e i XII Apostoli, monsignor Rosario Pietropaolo hanno preso parte il vicepostulatore della Causa di Beatificazione, monsignor Giovanni Umberto Latella, don Umberto Lauro, parroco del Sacro Cuore di Gesù in Reggio Calabria, monsignor Pippo Curatola e il viceparroco di Bagnara, don Michele D’Agostino.
Durante l’omelia, monsignor Curatola con grande commozione ha esposto e donato ai fedeli presenti una pellicola di ricordi personali legati a alla vita del Servo di Dio, avvicinandolo al cuore di quanti non lo hanno conosciuto. «Fu uomo di Dio scegliendo la santità, la preghiera, la povertà, la sofferenza senza perdere il sorriso. Gli occhi ti penetravano dentro e davanti a lui ti sentivi indifeso e intensamente amato». Dalla descrizione offerta da monsignor Curatola, da cui emergono l’essenza e il tratto caratterizzante di monsignor Ferro: l’umiltà e la carità. Un uomo che ha saputo ascoltare il prossimo, rivelandosi sempre un’anima dolce che opera liberamente nell’amore, che pur non essendo figlio della Calabria, ha amato questa terra e i suoi abitanti soprattutto nei momenti più tragici – come nel succedersi tante calamità naturali e negli eventi politico sociali tra hanno travagliato – a volte drammaticamente il popolo - come i “fatti di Reggio”, la rivolta del 1970. Parole e ricordi quindi, che penetrano l’animo e che spingono tutti a essere viandanti alla ricerca del Bene.
Ascoltando la testimonianza di monsignor Curatola per molti si è come aperto un mondo nuovo: una testi-monianza che ancora oggi affascina il cuore, specialmente dei tanti giovani presenti. A conclusione della celebrazione monsignor Pietropaolo ha illustrato in maniera sintetica e avvincente il rapporto tra la comunità di Bagnara e monsignor Ferro: dal primo incontro del 2 Dicembre 1950, quando una numerosa folla si è radunata alla stazione ferroviaria per salutalo nel giorno del suo ingresso in diocesi è iniziato un rapporto intessuto di amore e di paternità, durato per ventisette anni, e ancora vivo nella memoria di tanti eventi significativi come la consacrazione della cittadina all’Immacolata il 5 dicembre 1954 e nel 1973 con la benedizione della nuova statua della Madonna del Rosario, incoronata poi nel 1975; la consacrazione di due chiese parrocchiali – Marinella e Porelli – e ancora la sede dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia, una casa che accoglieva tutte le madri con condizioni economiche disagiate in modo tale da poter accudire serenamente i propri figli. Monsignor Pietropaolo ha parlato anche di un “miracolo” che monsignor Ferro ha compiuto in vita. Saputo di un giovane gravemente ammalato di cancro –nei primi anni sessanta- prontamente è accorso a Bagnara: entrato in casa – dicono i testimoni – subito una grande luce illuminò tutti; si trattenne in un lungo colloquio col giovane e gli amministrò il sacramento della Cresima, confortando la madre e i familiari. Da quel momento il giovane – che si era allontanato dalla vita religiosa – invitava tuti alla preghiera, esortava a non piangere: «mamma vado in Paradiso, nel giorno della festa della Madonna del Rosario». E così avvenne. La guarigione dello spirito è il vero miracolo compiuto dal Servo di Dio: lo ha guidato a ritrovare al fede e la salvezza eterna. La concelebrazione in memoria di questo pio transito è terminata con la benedizione del quadro raffigurante monsignor Ferro, che sarà collocato nella cappella del Crocefisso nella parrocchia della Costa Viola.
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Come ormai tradizione, ricco il programma anche a Reggio Calabria: diversi i momenti di incontro e riflessione all’insegna dell’ecumenismo.