Avvenire di Calabria

I movimenti politici ufficializzano un accordo programmatico partendo da una visione comune: «I cattolici devono essere i protagonisti della sviluppo civile, economico e sociale dei territori»

Cambiamo con Toti e Coraggio Italia, insieme «sui valori fondanti della Dottrina sociale della Chiesa»

di Marcella Giustra *

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Sono sempre più numerosi i cittadini e le cittadine che anche a Reggio Calabria e nel territorio della Città Metropolitana hanno aderito a “Cambiamo”, il movimento fondato dall’attuale Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che, recentemente, con il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha dato vita ad un nuovo partito politico, “Cambiamo-Coraggio Italia”.  

 Il nuovo soggetto politico fa capo, a livello nazionale, ad un nutrito gruppo di parlamentari: 24 deputati e 7 senatori e si pone l’obiettivo di diventare la nuova forza di riferimento dei moderati del centrodestra. “Una formazione politica che vuole rappresentare e rafforzare la presenza e la proposta di un centro moderato, un centro che guarda a destra, ma lontano da estremismi e radicalizzazione sui grandi temi che si impongono nella società odierna - spiega Saverio Anghelone, Coordinatore provinciale di “Cambiamo” a Reggio Calabria. C’è sempre una prospettiva diversa nel modo di affrontare le vicende umane, nel proporre soluzioni ai problemi sociali e la nostra  è quella di una visione condivisa, partecipata dell’agire politico. D’altra parte è lo stesso Statuto del nostro partito a sancirlo chiaramente, definendosi frutto di “un’associazione di liberi cittadini che credono nei valori democratici e liberali, conservatori dei principi fondamentali della civiltà occidentale e riformatrice delle politiche al fine di garantire modernizzazione e crescita”.  

“Idea - aggiunge Anghelone -che da tempo, anche a Reggio Calabria e nella città Metropolitana stiamo mettendo in pratica con una campagna di aggregazione senza precedenti. Non un semplice invito all’adesione, iscrizione o a simpatizzare per “Cambiamo”, ma con la richiesta di un impegno vero, di una partecipazione che partendo dalle conoscenze, esperienze, competenze di ciascuno, consenta di riavviare il motore della politica anche a Reggio, in Calabria e nel nostro bistrattato Mezzogiorno. Di quella politica intesa come servizio, con una partecipazione che parte dal basso, che invita ogni cittadino a mettersi in gioco per il bene comune. Lavorando proprio su quel terreno che i grandi partiti, i partiti storici hanno abbandonato. Non si spiega altrimenti l’alta percentuale di astensione che da qualche anno si registra nel nostro paese, in ogni livello consultivo, dalle elezioni comunali, fino a quelle europee passando per quelle nazionali o referendarie”.  

“In definitiva - argomenta Saverio Anghelone, politico oramai esperto e navigato, più volte assessore, nonché vice Sindaco al Comune di Reggio Calabria - non si tratta di allargare il consenso, ma rendere più operosa, dinamica, la partecipazione dei cittadini nella politica. Fare politica non è facile, soprattutto oggi, in un mondo in cui contrapposizioni, populismo, radicalismo e relativismo sembrano avere la meglio su tutto. E’ nostro compito orientare, correggere le storture della politica, che, come la storia ci ha già ampiamente insegnato, possono portare a delle derive dolorosissime. E allora ecco l’importanza di riaffermare quei valori e quei principi che hanno come fondamento la centralità della persona. Fondamento essenziale e condizione imprescindibile per far sì che i cittadini, individualmente o in gruppo, possano partecipare attivamente alla vita e al Governo della cosa pubblica. Concetti espressi e ribaditi anche dalla stessa Dottrina sociale della Chiesa, che chiamano in primo luogo i cattolici ad essere veri protagonisti di crescita e sviluppo civile, economico e sociale, nella consapevolezza che la via della democrazia, se da una parte esprime al meglio la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche, dall’altra si rende possibile solo nella misura in cui trova alla sua basa una retta concezione della persona”. 

“E allora, come cittadini, e soprattutto, come cattolici, ci sentiamo chiamati in causa in questa vera e propria missione – conclude Saverio Anghelone – senza primogeniture o investiture ufficiali, ma restando sempre fedeli e confrontandoci con quei principi morali «che non ammettono deroghe, eccezioni o compromesso alcuno», per far sì che il nostro impegno da cattolici diventi più evidente e carico di responsabilità”. 

* Ufficio Stampa "Cambiamo!-Coraggio Italia"

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