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Nell’ambito della vigilanza “A.L.T. caporalato D.U.E.”, gli ispettori del lavoro, supportati dai carabinieri del Nucleo Ispettorato e dai mediatori culturali dell’OIM, hanno effettuato un'operazione nei campi agricoli della Piana di Gioia Tauro, controllando diciotto aziende agricole dal 10 al 13 dicembre.
Durante i controlli sono stati individuati undici lavoratori in nero, tra cui un clandestino, e rilevate diverse violazioni alle norme sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le gravi irregolarità hanno portato all’irrogazione di “maxi sanzioni” per un totale di 39.600 euro.
Per due aziende coinvolte è stata disposta la sospensione delle attività imprenditoriali, con sanzioni aggiuntive pari a 5.000 euro. Ulteriori accertamenti documentali potrebbero portare a nuove sanzioni nei prossimi giorni.
L’operazione ha evidenziato anche reati legati alla salute e sicurezza sul lavoro, con sanzioni penali per un ammontare complessivo di 19.500 euro. I responsabili delle aziende sono stati deferiti alla Procura della Repubblica, mentre è stata comunicata all’Autorità giudiziaria la notizia di reato a carico di un datore di lavoro che impiegava un lavoratore straniero senza permesso di soggiorno.
L’operazione ha sottolineato la stretta correlazione tra lavoro nero e condizioni di insicurezza. Il lavoro irregolare, infatti, è privo delle necessarie visite mediche per l’idoneità alla mansione, di formazione specifica sull’uso delle macchine e delle attrezzature pericolose e della fornitura dei dispositivi di protezione individuale.
PER APPROFONDIRE: Lavoro nero e insicuro: intervento dell’Ispettorato del lavoro nei campi della Piana di Gioia Tauro
L’assenza di scarpe idonee, occhiali, caschi protettivi e guanti resistenti ai tagli espone i lavoratori a gravi rischi per la salute e l’incolumità, mettendo in luce l’urgenza di interventi concreti per garantire il rispetto dei diritti fondamentali nei luoghi di lavoro.
L’operazione “A.L.T. caporalato D.U.E.” rappresenta un passo significativo nella lotta contro il lavoro sommerso e l’illegalità nei campi agricoli, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori e promuovere condizioni di lavoro dignitose e sicure.
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