Card. Zuppi: “con il cammino sinodale siamo chiamati ad una responsabilità storica”

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“In un mondo che cerca facili e rapide soluzioni e che tende a delegare a un singolo le scelte che ricadono su tutti, in un mondo che ha come registro l’ignorante e rozza polarizzazione, l’esibizione della forza come metodo per risolvere i problemi, la tentazione di scalare le classifiche per salvarsi quando sappiamo che questo avviene solo tutti insieme, il Cammino sinodale sta raccontando una possibilità diversa: quella di leggere e capire la realtà e di decidere insieme, nelle varie ma complementari responsabilità, ciò che è meglio per il futuro di tutti e che è chiesto a tutti”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha riassunto il Cammino sinodale, la cui seconda assemblea è in programma dal 31 marzo al 3 aprile a Roma. “In queste settimane le diocesi si sono confrontate con lo Strumento di lavoro: le sintesi pervenute hanno mostrato l’impegno profuso e hanno offerto un riscontro utile per i prossimi passi”, ha reso noto il cardinale, ricordando che nella prossima assemblea sinodale si discuteranno le Proposizioni da cui scaturirà il Documento finale, che sarà presentato all’assemblea generale che si svolgerà dal 26 al 29 maggio. “Siamo chiamati a una responsabilità storica, che consiste nell’accogliere quanto è emerso in questi anni e nel concretizzarlo in scelte pastorali incisive”, ha spiegato Zuppi a proposito delle due parole chiave che hanno scandito il Cammino sinodale: comunione e missione. “Nessuno si illude che un documento possa da solo imprimere una svolta alla vita delle nostre Chiese”, ha precisato. “Non sono gli eventi celebrativi o i testi in sé ad incidere: sono le persone con le loro motivazioni, le loro visioni e le loro scelte”.

Fonte: Agensir