Avvenire di Calabria

Card. Zuppi: “finalmente si muovono passi per la pace”, “speranza per dialogo tra Ucraina e Russia”, “vincere la babelizzazione dei linguaggi”

di Redazione Web

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“Guardiamo con attenzione e speranza al possibile dialogo tra Ucraina e Russia, mentre auspichiamo che questo possa segnare una nuova stagione per tutti quei Paesi – tra cui Stati Uniti, Europa e Cina – che, a vario titolo, sono coinvolti nella ricerca della pace”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nella sua introduzione al Consiglio permanente dei vescovi italiani, in corso a Roma fino al 12 marzo. “Finalmente si muovono passi per la pace!”, ha esclamato. “Questa ha bisogno di dialogo, come ha sempre chiesto Papa Francesco con commovente insistenza. Troppo si è disprezzato il dialogo tra governi, mentre le sedi internazionali d’incontro sono state svuotate di significato e prestigio, a partire dall’Onu”. Secondo Zuppi, “il linguaggio, quello internazionale e quello della comunicazione, è divenuto molto duro, aggressivo, mirando a colpire o screditare più che a creare le basi del dialogo. Parole come armi e parole senza o con poca verità”. Di qui la necessità di “vincere la babelizzazione dei linguaggi, frutto dell’egocentrismo nazionale, personale e di gruppo”, perché “i messaggi di violenza, le immagini di guerra, l’esaltazione della forza o del vincente, il disprezzo per il debole hanno effetti sulla mentalità e i comportamenti. Talvolta i giovani, deprivati di modelli e maestri, sono recettori indifesi di questo modo di vivere”. Le Chiese, invece, “che nascono e crescono nell’ascolto, anche nell’umiltà della vita delle nostre comunità, sono generatrici di donne e uomini di pace” e “non lavorano per sé”. “Formare cristiani spirituali e responsabili non è compito confessionale, ma è nostro dovere e soprattutto servizio al mondo, anche a chi non crede o professa altre religioni”.

Fonte: Agensir

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