Avvenire di Calabria

Continua il clamore generato dall'indagine in corso su presunti reati elettorali commessi nel corso delle ultime amministrative

Caso Castorina, Fdi e Giovani sulla strada: «Ritorno alle urne!»

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Il "caso Castorina" è scoppiato lunedì e in questi giorni si stanno succedendo una serie di interventi da ogni parte della politica locale in merito all'indagine in corso che vede Antonino Castorina ed un presidente di seggio, Carmelo Giustra, indagati per presunti brogli elettorali alle ultime amministrative. 
Il gruppo di Fratelli D'Italia si unisce al coro dell'opposizione che chiede le dimissioni del sindaco Giuseppe Falcomatà ed il ritorno dei cittadini alle urne: «I risvolti della vicenda giudiziaria che riguardano i brogli elettorali verificatisi alle amministrative di settembre - si legge su una nota stampa del gruppo -denotano un quadro inquietante, a tratti allarmante per la tenuta democratica dell’ente. Ringraziando forze dell'ordine e magistratura per il lavoro di indagine che in pochi mesi ha fatto luce su episodi di gravità inaudita, non possiamo esimerci dal denunciare che è stata messa in seria discussione la legittimità del voto. La parola torni ai cittadini per allontanare ogni dubbio sulla legalità e della giuridicità della guida della città. Troppi sono i dubbi su quanto, il Sindaco Falcomatà, effettivamente fosse condizionato dall' 'operosità' di Castorina nel sostituire i presidenti di seggio mancanti. Perché, oltre al dato dopato da certificati elettorali ‘ballerini’, che riguarda appunto Castorina, il fatto oggetto di indagine è l'elevato numero di presidenti di seggio da lui 'designati' su delega del Sindaco stesso. C'è da chiedersi dunque - si aggiunge - quanto abbia inciso questo meccanismo perverso, sui voti arrivati al PD e quindi al conseguente calcolo della distribuzione di seggi; e quanto abbia inciso sul calcolo (scaturito dai voti del primo turno) del premio di maggioranzaassegnato alla coalizione di Falcomatà. Quest'ultimo, con tiepida presa di posizione (così come ha fatto il suo partito) non è riuscito a fugare i dubbi di un sistema che ha largamente - e non circostanziatamente - condizionato il voto delle comunali. Infine non è superfluo sottolineare che il Consigliere è stato sospeso in forza di legge e non da un provvedimento del Sindaco, il quale, per restituire dignità ad un’istituzione mortificata da tale onta, dovrebbe rimettere il mandato per ridare voce ai cittadini. Un gesto doveroso per la credibilità della politica reggina».

A ciò si aggiungono altresì le dichiarazioni del gruppo Giovani sulla Strada, che non solo sostiene con fermezza la necessità di un ritorno al voto, ma presenta allo stesso tempo delle richieste all'amministrazione comunale: «I fatti emersi ieri e l’arresto cautelativo del consigliere di maggioranza del Partito Democratico Antonino Castorina, rivelano quanto affermato da tempo da La Strada: esiste un profondo problema morale tanto all’interno dell’attuale classe dirigente quanto nelle rispettive tradizionali formazioni di destra e di centro sinistra. Se la fattispecie venisse confermata (ossia il coinvolgimento in presunti brogli elettorali in cui compaiono addirittura voti di persone decedute) ed emergessero ulteriori responsabilità nella vicenda, verrebbe meno la legittimità delle istituzioni che dovrebbero rappresentarci. Siamo di fronte ad un fatto che vede coinvolto il consigliere di un partito di cui il nostro Sindaco è massima espressione. Questo ci porta evidentemente a rimarcare la linea espressa da Saverio Pazzano che appunto, chiede a gran voce nuove elezioni. La nostra richiesta - si continua - nasce dalla necessità di dotare la nostra città di istituzioni che siano realmente rappresentative e che quindi non siano inficiate nella loro funzione costituzionale da eventi e fatti del genere. La nostra riflessione però, non può essere scissa dall’analisi politica che ne consegue. È chiaro che se come detto in precedenza, dovessero essere confermati i fatti, si renderebbe necessaria una presa di responsabilità da parte di tutta la maggioranza che attualmente ci amministra. A questo punto sarebbe opportuno che l’attuale amministrazione dichiarasse il proprio fallimento e riportasse i cittadini alle urne, per garantire questa volta la piena legalità e correttezza del voto. Questo, a nostro avviso, sarebbe un forte segnale di lealtà da parte delle nostre istituzioni, che affermerebbero il principio democratico per cui votare non è mai inutile e che il cambiamento è sempre possibile. È anche molto importante sottolineare come queste irregolarità siano state denunciate all’indomani del voto dal collettivo La Strada, presso la Commissione Elettorale. Attendendo i risvolti giudiziari della vicenda però, il Comune può già da subito cominciare a dimostrare attenzione verso i fatti, sancendo alcuni principi democratici di trasparenza che riteniamo necessari affinché una città come la nostra, possa rinascere “sana” e scevra da qualsivoglia evento invalidi l’integrità morale dei nostri rappresentanti. Ecco le nostre richieste:

  • Il Comune si doti subito di un regolamento etico per i consiglieri comunali, che preveda le immediate dimissioni o sospensioni in particolari circostanze;
  • Il Comune si costituisca parte civile nell’eventualità in cui il caso Castorina approdi in sede processuale;
  • Assunzione di responsabilità politica dell’attuale amministrazione nel caso in cui i fatti si dovessero estendere a tal punto da delegittimare l’esito delle scorse votazioni, e il ritorno alle urne nel rispetto della sovranità popolare e della democraticità delle istituzioni;

Infine - si conclude - ci teniamo a precisare che a questo proposito, Saverio Pazzano è pronto a costituirsi parte civile nel momento in cui i fatti giungessero in sede processuale. Difendiamo la democrazia, ma soprattutto difendiamo il nostro diritto di essere cittadine e cittadini liberi e meritevoli di una classe dirigente rappresentativa e leale».


 

Articoli Correlati