Avvenire di Calabria

È quanto emerso durante i lavori della commissione consiliare istruzione e cultura del Comune dello Stretto ospitati all'interno dell'antico maniero

Il Castello aragonese di Reggio Calabria: secondo attrattore della città dopo il Museo nazionale

Durante i lavori dell'organismo di Palazzo San Giorgio è stato fatto il punto sulle iniziative future volte a valorizzare l'edificio culturale

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

La settima Commissione Cultura si è riunita al Castello Aragonese per una seduta volta a conoscere direttamente le realtà culturali cittadine, esplorandone punti di forza e criticità. Un focus sulla gestione del monumento e proposte per miglioramenti futuri.

Castello Aragonese, seconda tappa di un percorso itinerante

Si è svolta presso il Castello Aragonese l’ultima seduta della settima Commissione (Istruzione, formazione e lavoro. Cultura e sport. Politiche giovanili. Tempo libero) presieduta dal consigliere Marcantonino Malara. La scelta di svolgere le sedute di queste commissioni in esterna risponde alla precisa volontà di conoscere direttamente le realtà, le strutture e i beni culturali comunali della città.



Questa è, infatti, solo la seconda tappa delle tre previste: la prima è stata in Pinacoteca Civica e la prossima sarà presso la Biblioteca De Nava. Il responsabile del Castello Aragonese, il geometra Pasquale Borrello, ha accompagnato i consiglieri comunali presenti, coadiuvato da altri collaboratori, nella visita dell’intera struttura, descrivendone spazi e funzioni. Durante la visita è stato effettuato anche un sopralluogo in alcuni ambienti ancora inagibili, con la finalità di proporre interventi per consentirne la definitiva apertura al pubblico.

Dati incoraggianti e gestione autonoma

Durante la seduta il geometra Pasquale Borrello ha illustrato i punti di forza e le criticità nella gestione di questo importante monumento cittadino, definito il “secondo attrattore” della città dopo il Museo Nazionale. I dati registrati dal periodo post-Covid fino al 2023, in attesa delle conclusioni per il 2024, sono risultati estremamente positivi, evidenziando un trend in crescita esponenziale sia in termini di presenze che di incassi da sbigliettamento.


PER APPROFONDIRE: Calabria, 6 milioni per biblioteche e archivi storici pubblici e privati


Al momento, l’apertura del Castello, pur limitata dalla disponibilità di risorse umane, è garantita tutti i giorni sia al mattino che al pomeriggio, fatta eccezione per il fine settimana, in cui l’apertura avviene nel pomeriggio del sabato e al mattino della domenica. Proprio riguardo al personale, è emersa l’esigenza di incrementare le unità impiegate compatibilmente con le risorse disponibili dell’Ente, sottolineando comunque che il Castello Aragonese riesce, attualmente, a mantenere un’importante autonomia finanziaria, non gravando sui costi dell’Amministrazione. Tra gli interventi migliorativi prioritari è stata inoltre evidenziata la necessità di installare un sistema di videosorveglianza, attualmente assente.

Proposte e prospettive per il futuro

Nel corso della seduta sono state avanzate varie proposte, condivise da tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza. Tra queste, l’idea di organizzare un evento annuale di rievocazione storica, che possa rappresentare un elemento attrattivo e identitario per la città, ha riscosso grande consenso. È stato inoltre suggerito di destinare le economie prodotte dalla struttura a quei settori che ne hanno maggiore necessità, come la manutenzione e il personale, per garantire una gestione sempre più efficiente.

Si è discusso anche della possibilità di mettere in rete il Castello Aragonese con altre strutture simili, come il Castello Aragonese di Taranto, o con gli altri castelli presenti nel territorio metropolitano, al fine di creare un sistema integrato di promozione culturale. Il sopralluogo agli ambienti ancora chiusi, ma in discreto stato, ha motivato i consiglieri comunali a impegnarsi nell’individuare risorse e strumenti amministrativi necessari per rendere queste aree agibili, permettendo di ampliare i servizi offerti e completare la fruibilità della struttura.

Revisione del regolamento e impegno condiviso

Un altro punto sollevato durante la seduta ha riguardato il regolamento attuale, che, secondo quanto evidenziato dal geometra Pasquale Borrello, necessita di una revisione e di una maggiore profilazione rispetto alle esigenze emerse nel corso degli anni. Il presidente Marcantonino Malara ha proposto che questa tematica venga affrontata in una specifica seduta congiunta con la seconda Commissione “Affari Generali”, incontrando il favore del consigliere Giuseppe Marino, presidente della stessa.



In chiusura, tutti i componenti della Commissione hanno espresso apprezzamento per l’impegno e la dedizione del personale attualmente impiegato nella gestione del Castello. Con uno spirito di collaborazione bipartisan, è stato ribadito l’impegno a lavorare concretamente per affrontare le criticità emerse e potenziare ulteriormente i risultati positivi già ottenuti.

Articoli Correlati