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L’incontro annuale dei segretari generali delle Conferenze episcopali d’Europa si terrà, dal 15 al 18 giugno , a Istanbul, organizzato dal Ccee in collaborazione con la Conferenza episcopale turca. Il tema di quest’anno è: “La riforma delle strutture ecclesiali in prospettiva missionaria e sinodale”. Il luogo scelto dal Ccee per il 52° incontro annuale dei segretari generali – si legge in una nota – è altamente simbolico, poiché proprio nel giugno di quest’anno ricorre il giubileo dei 1.700 anni dalla convocazione del primo Concilio ecumenico nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea. Il Ccee ricorda che il Concilio si tenne nella città di Nicea (l’odierna Iznik), nel 325, e segnò una svolta storica per tutta la cristianità. Più di 300 vescovi si riunirono per fare la professione di fede unitaria, risolvere le controversie fondamentali sulla natura divina di Cristo e rafforzare l’unità della Chiesa, che era stata divisa dall’eresia ariana. La dimensione ecumenica sarà presente all’incontro dei segretari generali ed “uno dei momenti principali previsti dal programma è l’incontro con Sua Santità il Patriarca Bartolomeo I e la visita a Iznik, luogo del Concilio di Nicea”.
Le tre sessioni di lavoro saranno dedicate a diversi argomenti legati soprattutto alla fase di realizzazione della sinodalità e della riforma delle Conferenze episcopali. La prima sarà incentrata sull’argomento “La riforma delle Conferenze episcopali alla luce della ‘Praedicate Evangelium’”, che sarà presentato da Michele Miraglia, giurista e canonista, docente presso la Lumsa Università di Roma e l’Istituto Claretianum della Pontificia Università Lateranense. La seconda sessione sarà affidata al card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, che si concentrerà sul tema “Il processo di accompagnamento della fase di attuazione del Sinodo”. La terza sezione, anch’essa dedicata alla Chiesa sinodale, “Come realizzare una Chiesa più sinodale: l’impegno della Chiesa in Germania”, sarà introdotta da Beate Gilles, segretario generale della Conferenza episcopale tedesca.
Fonte: Agensir