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“Internet ha già scelto il suo Papa ma lo Spirito Santo non ha ancora comunicato il nome di colui che ha scelto per guidare la Chiesa”. Esordisce così don Alain Atta, sacerdote ivoriano che studia a Napoli e in questi giorni in pellegrinaggio a Roma con i suoi parrocchiani. Il prete manifesta la sua “grande gioia” perché, sottolinea, “i cristiani stanno mantenendo lo spirito di preghiera”, senza alcuna ansia per la durata del Conclave, “che equivarrebbe a ‘forzare’ la mano di Dio”. “Sappiamo quando inizia il Conclave”, osserva don Atta che non si sbilancia sulla possibilità di un Papa africano, perché la questione, spiega, tenderebbe a far “dimenticare lo spirito cattolico della Chiesa e a indebolirne l’unità”. Seguirà l’andamento del Conclave dalla sua parrocchia e promette di essere in unione di preghiera con tutti i presenti in Piazza San Pietro. Una guida, Massimiliano Scarponi, pur riconoscendo il dolore per la morte del Papa, dice di “pregare ogni giorno in questo mese di maggio”, affinché “il nuovo Papa che verrà eletto sia un Papa secondo il cuore di Maria”. Per una felice coincidenza, ha iniziato a guidare i pellegrini 12 anni fa, all’inizio del pontificato di Francesco.
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