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Come tecnologia e intelligenza artificiale (Ia) possono favorire il progresso nella lotta alla tratta di esseri umani: questa la domanda al centro della conferenza di alto livello che si terrà l’11 giugno a Malta, che detiene la presidenza del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Una pluralità di voci da governi, organizzazioni internazionali, forze dell’ordine, mondo accademico e società civile si confronteranno per capire “come l’innovazione digitale possa rafforzare gli sforzi di prevenzione, protezione e perseguimento penale, nel rispetto dei diritti umani”, spiega la nota del Consiglio che annuncia l’evento. Ad aprire i lavori Rebecca Buttigieg, segretaria parlamentare per l’uguaglianza e le riforme, e Marja Ruotanen, direttrice generale per la democrazia e la dignità umana del Consiglio d’Europa. Poi due panel: il primo sull’uso delle tecnologie per smantellare le reti della tratta di esseri umani, il secondo sugli strumenti di intelligenza artificiale nel contesto della prevenzione e della protezione delle vittime. Nel pomeriggio seguiranno tre workshop interattivi sull’uso etico dell’Ia nella lotta alla tratta di esseri umani; la protezione e lo scambio di prove digitali nei casi di tratta; la promozione di partnership intersettoriali tra governi, aziende tecnologiche, istituzioni finanziarie e società civile.
Fonte: Agensir