Avvenire di Calabria

Corea del Sud: vescovi a nuovo presidente Lee Jae-myung, “sappia percorrere la via della pace e impegnarsi per la riconciliazione delle due Coree”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“Oggi abbiamo bisogno di un leader affidabile che, anche in mezzo a conflitti e divisioni, sappia mantenere i principi e percorrere la via della giustizia e della vera pace”. È quanto scrive mons. Matthias Iong-hoon Ri, presidente della Conferenza episcopale della Corea, in un messaggio di auguri anche da parte dei vescovi coreani al nuovo presidente della Corea del Sud, Lee Jae-myung, candidato del Partito Democratico, eletto nella 21ª elezione presidenziale della Repubblica di Corea. “Inoltre, le chiediamo – aggiunge il vescovo – di impegnarsi affinché le due Coree possano riconciliarsi per la pace della penisola coreana e cooperare nell’attuale contesto internazionale”.
Mons. Iong-hoon Ri ripercorre gli ultimi mesi vissuti in Corea. “Il popolo coreano, fino a questa elezione anticipata – ricorda –  ha vissuto esperienze drammatiche come la legge marziale, lo sconvolgimento dei fondamenti costituzionali, l’arresto e la destituzione del presidente precedente, comprendendo profondamente quanto sia importante il corretto esercizio del potere statale. Con ciascun voto prezioso, è stato eletto un nuovo presidente”. “Confidiamo – scrive ancora il presidente dei vescovi – che guiderà il Paese affinché, in conformità allo spirito della Costituzione, tutti i cittadini siano i veri protagonisti della nazione, ciascuno possa godere della dignità e del rispetto dovuti all’essere umano, e sia garantito il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni”.
“Preghiamo sinceramente – si legge ancora nel messaggio – affinché Dio infonda prudenza e coraggio al presidente eletto, che inizierà immediatamente il proprio mandato, e a tutti i suoi collaboratori, e affinché tutti i cittadini del nostro Paese possano essere uniti e godere di una vera felicità. Rinnoviamo le nostre congratulazioni per l’elezione e invochiamo su di voi, nuovo presidente, e sul nuovo governo, l’abbondante benedizione e grazia di Dio”, conclude il presidente dei vescovi coreani.
Nel suo discorso di insediamento, il nuovo presidente della Corea del Sud ha promesso la ripresa del “dialogo” con Pyongyang. “Non importa quanto costi, la pace è meglio della guerra”, ha osservato Lee Jae-myung, promettendo di “scoraggiare le provocazioni nucleari e militari nordcoreane, aprendo al contempo canali di comunicazione”. Il neo presidente ha anche assicurato che “non ci sia mai più un colpo di Stato militare” e che fin dal primo giorno del suo insediamento “lavorerà per ripristinare l’economia”, il tema più sentito durante una delle più aspre campagne elettorali degli ultimi anni. La Corea del Sud ha quindi deciso di voltare pagina dopo sei mesi di caos politico innescato dal tentativo maldestro del 3 dicembre scorso di dichiarazione di legge marziale da parte di Yoon Suk-yeol, deposto da presidente agli inizi di aprile a chiusura del procedimento di impeachment.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: