Avvenire di Calabria

Sono in corso di verifica gli ulteriori tamponi effettuati presso l'RSA di Torano. In tutto ne sono stati effettuati 18.229 sull'intero territorio regionale fino ad oggi

Covid-19: oggi in Calabria risultano 15 positivi in più

Redazione Web

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In Calabria ad oggi mercoledì 15 aprile 2020 sono stati effettuati 18.229 tamponiLe persone risultate positive al Coronavirus sono 971 (+15 rispetto a ieri), quelle negative sono 17.258. Sono in corso di verifica gli ulteriori tamponi effettuati presso l'RSA di Torano
Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
- Catanzaro: 58 in reparto; 4 in rianimazione; 89 in isolamento domiciliare; 23 guariti; 25 deceduti
- Cosenza: 45 in reparto; 4 in rianimazione; 229 in isolamento domiciliare; 18 guariti; 20 deceduti
- Reggio Calabria: 30 in reparto; 3 in rianimazione; 200 in isolamento domiciliare; 28 guariti; 15 deceduti

- Vibo Valentia: 6 in reparto; 50 in isolamento domiciliare; 7 guarito; 5 deceduti
- Crotone: 17 in reparto; 84 in isolamento domiciliare; 5 guariti; 6 deceduti
Le persone decedute vengono indicate nella provincia di provenienza e non in quella in cui è avvenuto il decesso.

I soggetti in quarantena volontaria sono 7055, così distribuiti:
- Cosenza: 1743
- Crotone: 1463
- Catanzaro: 1666
- Vibo Valentia: 457
- Reggio Calabria: 1726
Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 14.692.
Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

I dati del Grande Ospedale Metropolitano
La Direzione Aziendale del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria comunica che in data odierna sono stati sottoposti allo screening per CoViD-19 219 soggetti. Di questi, nessuno è risultato positivo al test.
I pazienti affetti da COVID-19 attualmente ricoverati in ospedale sono 33: 30 in degenza ordinaria e 3 in Terapia Intensiva. I pazienti deceduti sono 13 (altri due decessi sono stati registrati al di fuori dell’Ospedale di Reggio Calabria). I pazienti dimessi perché guariti sono 28. Due sono i dimessi di oggi, mentre altri 3 sono pazienti ricoverati e dimessi nei giorni scorsi che, per via della brevità della degenza, non sono stati rilevati nel bollettino.

La Direzione del G.O.M. continua a raccomandare a chiunque voglia chiedere informazioni, o in caso di sintomi sospetti, di non recarsi al Pronto Soccorso, ma di contattare il numero Verde 1500 del Ministero della Salute e il numero Verde 800 76 76 76 della Regione Calabria.
Si esorta tutta la cittadinanza a rispettare le norme di sicurezza e restare in casa.

L'amministrazione comunale di San Roberto ha acquistato nei giorni scorsi mascherine protettive da distribuire a tutta la popolazione per rispondere alla emergenza coronavirus che sta interessando tutto il territorio nazionale. L'esecutivo ha, quindi, disposto le modalità di consegna a partire da domani delle mascherine alle famiglie, anche al fine di evitare il crearsi di inutili affollamenti e assembramenti, che verranno distribuite a domicilio dai volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana, nel numero di una per ogni abitante, e che quindi non dovranno essere ritirate presso il Palazzo Comunale.

«Nel momento più buio, della preoccupazione, dell’ansia e della paura, molti di voi sono tornati in Calabria. Quando questa emergenza sarà passata non partite, restate. In Calabria si sta bene». Parole di Nino Spirlì, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria che si rivolge soprattutto ai giovani universitari.

«Sono circa 30 mila i nostri studenti fuorisede che, ogni mese, portano fuori dalla nostra Regione circa 30 milioni di euro. Tutti soldi sudati in Calabria e spesi altrove per il mantenimento. Soldi che potrebbero rimanere qui, nella nostra Terra. Le nostre università non hanno niente da invidiare alle università delle altre regioni. Restate in Calabria, riflettete sulla possibilità di studiare qui. Il mio invito è rivolto anche a tutti gli artigiani emigrati. Ora che siete tornati restate! Rimettete in piedi le vostre attività nella vostra terra. Se il terrore per il coronavirus vi ha spinto a fare ritorno a casa, ritenendo questa Terra un paradiso, (e i numeri ci danno ragione) vi prego di pensarci: restate qui e aiutate voi stessi, la vostra famiglia. Il tempo c’è».

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