Avvenire di Calabria

Cure palliative: Vidas/Ipsos, solo una persona con demenza su tre le riceve e solo il 35% dei caregiver ci può contare

di Redazione Web

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Le cure palliative sono una risorsa ancora troppo poco attivata per le persone con demenza: solo una su tre le riceve e solo il 35% dei caregiver ha potuto contare su questo servizio per il proprio familiare, nonostante oltre la metà di chi non ne ha beneficiato ritenga che sarebbero state utili sia per il malato (57%) che per loro stessi (51%).
È quanto emerge da “Il peso della cura”, ricerca promossa da Vidas – organizzazione che dal 1982 a oggi ha assistito gratuitamente 45mila persone con malattie inguaribili – e condotta da Ipsos per indagare il vissuto di chi assiste persone con demenza: familiari caregiver, medici e infermieri. L’indagine – presentata oggi presso l’Università degli studi di Milano – mette in luce quanto le cure palliative, oggi accessibili solo a una minoranza, siano invece fondamentali per migliorare la qualità della vita lungo tutto il decorso della malattia.
Ostacoli come la mancanza di informazione (al 31% degli intervistati nessuno ha proposto le cure palliative, il 13% non sa della loro esistenza), le difficoltà logistiche, tra cui lunghe liste d’attesa e distanza geografica (6%), e una percezione errata delle cure palliative (10%), perlopiù ancora associate solo alla fine della vita, ne impediscono una piena fruizione.
Eppure, queste terapie possono fare la differenza per la presa in carico di patologie neurodegenerative come la demenza, grazie a un approccio che supporta non solo il paziente ma l’intera famiglia, con équipe multidisciplinari formate da medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali.

Fonte: Agensir

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