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“Non c’è ordine nel disordine”. Così Ursula von der Leyen commenta a caldo l’imposizione dei dazi Usa che colpiscono il commercio internazionale. La presidente della Commissione insiste sul fatto che i dazi sono tasse, che graveranno su consumatori, lavoratori, aziende. “Il costo di fare affari con il Stati Uniti aumenteranno drasticamente”. Non si intravvede alcun “percorso chiaro attraverso la complessità e il caos che si stanno creando mentre tutti i partner commerciali degli Stati Uniti vengono colpiti. Negli ultimi ottant’anni, il commercio tra Europa e Stati Uniti ha creato milioni di posti di lavoro. I consumatori oltre Atlantico hanno beneficiato di prezzi ridotti. Le aziende hanno beneficiato di enormi opportunità che hanno portato a una crescita e a una prosperità senza precedenti. Allo stesso tempo, sappiamo che il sistema commerciale globale presenta gravi carenze. Sono d’accordo con il presidente Trump che altri stanno sfruttando ingiustamente le attuali regole. E sono pronta a sostenere qualsiasi sforzo per adattare il sistema commerciale globale alle realtà dell’economia globale. Ma voglio anche essere chiara: ricorrere alle tariffe come primo e ultimo strumento non risolverà il problema”. Qui la parte propositiva: “Ecco perché, fin dall’inizio, siamo sempre stati pronti a negoziare con gli Stati Uniti, per rimuovere qualsiasi barriera residua al commercio transatlantico. Ma allo stesso tempo, siamo pronti a rispondere. Stiamo già ultimando un primo pacchetto di contromisure in risposta alle tariffe sull’acciaio. E ora ci stiamo preparando per ulteriori contromisure, per proteggere i nostri interessi e le nostre attività se i negoziati fallissero”.
Fonte: Agensir