Avvenire di Calabria

Demografia: Fondazione per la natalità e Istat, “in Italia nascono sempre meno bambini, ma quasi il 70% desidera figli e l’80% 2 o più”

di Redazione Web

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“In Italia si fanno sempre meno figli, ma non perché manchi il desiderio di averne. Nel 2024 le nascite sono scese a 370.000, toccando il minimo storico dall’Unità d’Italia. Eppure, il 69,4% dei giovani adulti – uomini e donne tra i 11 e i 19 anni – dichiara di volere figli e tra questi l’80% ne desidera due o più. È la prova di un divario crescente tra ciò che le persone desiderano e ciò che riescono a realizzare”. Un tema che “Cambiare Paese o cambiare il Paese. Dossier 2025: dai numeri alla realtà”, presentato ieri a Roma, alla Luiss e realizzato dalla Fondazione per la natalità in collaborazione con Istat, analizza in profondità, offrendo uno sguardo aggiornato e concreto sulla crisi demografica che attraversa il Paese.
Il report fotografa “una crisi demografica sempre più profonda: tuttavia, questo crollo non riflette un disinteresse verso la genitorialità”. Anzi, i dati mostrano con chiarezza che” la volontà di avere figli resta forte. Quello che si evidenzia è un paradosso drammatico. A fronte di un desiderio diffuso di costruire una famiglia, solo una donna su tre riesce ad avere tutti i figli che vorrebbe. La fecondità reale è ferma a 1,18 figli, ben al di sotto della soglia di sostituzione. Il divario tra progetti familiari e realtà è spiegato da ostacoli concreti e sistemici: motivi economici, precarietà lavorativa, carenza di servizi per l’infanzia e difficoltà abitative costringono molte coppie a rimandare – o addirittura rinunciare. Non si tratta di una semplice evoluzione culturale, ma di una scelta spesso obbligata, dettata dall’instabilità occupazionale e dall’assenza di condizioni favorevoli per conciliare famiglia e lavoro”.
Sul piano economico, si manifesta un paradosso preoccupante: “Le imprese cercano giovani, ma loro se ne vanno. Dal 2012 al 2023 abbiamo perso, infatti, quasi un milione di italiani, soprattutto laureati, con una percentuale di giovani Neet del 19%, quasi il doppio della media Ue”. La crescita del Pil dal 2000 è stata appena del +9,3%, contro il +30% della Francia e il +45% della Spagna.
L’indagine richiama con forza l’attenzione delle istituzioni: “Le misure finora adottate – chiarisce la Fondazione per la natalità – si sono rivelate frammentarie e insufficienti. Occorre una risposta strutturale, che comprenda un sostegno economico stabile alle famiglie, un sistema educativo per la prima infanzia realmente accessibile, congedi parentali più equi tra madri e padri, una maggiore stabilità contrattuale per i giovani e una visione politica condivisa che rimetta la natalità al centro delle priorità del Paese”.

Fonte: Agensir

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