Avvenire di Calabria

Diocesi: Albano, al via le lezioni del primo anno della Scuola “Cardinale Ludovico Altieri”

di Redazione Web

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Inizieranno nel prossimo fine settimana, venerdì 29 settembre nella sede di Anzio e il 30 settembre nella sede di Pavona, le lezioni del primo anno della Scuola diocesana di formazione teologica, intitolata al cardinale Ludovico Altieri, promossa e sostenuta dal vescovo di Albano, Vincenzo Viva.

Sono otto le discipline proposte dalla neonata Scuola: Liturgia e Teologia sacramentaria, Teologia morale fondamentale, Introduzione all’Antico testamento, Teologia fondamentale, Diritto canonico, Cristologia e Teologia trinitaria, Storia della Chiesa antica e Patrologia, Vangeli Sinottici e Atti degli apostoli. “In un contesto culturale come quello attuale – ha spiegato il direttore della Scuola, Nicola Parisi – è sempre più importante coinvolgere i laici in compiti specifici, investendo sulla formazione, rafforzando la consapevolezza dei laici, ossia la loro solidità della fede e della vita cristiana”.

Da qui nasce l’idea di uno “spazio culturale” capace di formare le persone non solo attraverso un percorso teologico, ma trasformando quest’ultimo in luogo di esperienze, in vissuti, capaci di dialogare con i contesti culturali odierni diametralmente opposti ed elitari, chiusi. “In questi anni – ha detto don Gian Franco Poli, coordinatore della sede di Pavona – è cresciuto l’interesse di molti laici per rendere autentica la fede cristiana con una riflessione sistematica, critica, adulta e pensata, capace di tenere insieme i vari aspetti della vita e facendo unità di tutto in Cristo”.

La Scuola diocesana di formazione teologica “Cardinale Ludovico Altieri” è stata istituita dal vescovo Vincenzo Viva per rispondere alle sollecitazioni del cammino sinodale e per qualificare la corresponsabilità dei laici e dei consacrati alla vita ecclesiale. È intitolata al Servo di Dio, che fu vescovo di Albano dal 1860 al 1867 e che durante la terribile epidemia di colera si dedicò instancabilmente agli ammalati e ai moribondi fino a dare la propria vita.

Fonte: Agensir

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