Avvenire di Calabria

Diocesi: Caritas Firenze, oggi la presentazione di “Limbo”, cortometraggio sulle conseguenze del carcere sui figli dei detenuti

di Redazione Web

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Renato, un bambino di 8 anni, vive il difficile rapporto dell’assenza del padre, detenuto in carcere. Tra scuola e vita familiare cerca di capire il mondo di regole che sembra ingiusto mentre la madre affronta il peso emotivo della situazione. E’ il plot di “Limbo”, un cortometraggio di Alexandros Lomis prodotto da Keep Digging Production da un’idea di Ubaldo Giusti e Samuele Zangara, che sarà presentato oggi 18 al Teatro La Fiaba (parrocchia Isolotto) a Firenze. È l’iniziativa conclusiva della Settimana della Legalità, ciclo di eventi sui temi del carcere, della giustizia e dell’uguaglianza sociale promosso da Caritas Firenze in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze e con la partecipazione di Fondazione Solidarietà Caritas, Libera Toscana e Associazione Seconda Chance. Il corto esplora le conseguenze della detenzione non solo sui detenuti, ma anche sulle loro famiglie mostrando il percorso tra isolamento e speranza di riconnessione. Dopo la visione seguirà un confronto con il pubblico sul tema carcere, lasciando spazio a domande, curiosità, riflessioni. “Il cortometraggio racconta la storia di una famiglia il cui padre è in carcere in un’altra città e ciò crea sofferenza data la distanza e la poca possibilità di fare colloqui in un ambiente ostile e non accogliente soprattutto per i bambini. Il padre spera di avere la possibilità di usufruire di un’accoglienza in misura alternativa alla detenzione ma questa non gli viene concessa per alcune questioni burocratiche e ciò aumenta il distacco, si perde la speranza e crea angoscia”, racconta Alina Tamas, responsabile Area Giustizia e Carcere Fondazione Solidarietà Caritas Ets. La Fondazione Solidarietà Caritas offre due strutture per l’accoglienza residenziali per adulti beneficiari delle misure alternative alla detenzione, il centro Il Samaritano, una casa per l’accoglienza delle persone a fine pena, Casa Mimosa, e gli sportelli che gestiscono i servizi per la gestione dei Lavori di pubblica utilità (Lpu), attività di volontariato per persone in esecuzione penale e messa alla prova (Map) per adulti.

Fonte: Agensir

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