
Settimana Santa e Pasqua: su Tv2000 celebrazioni, film e documentari
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I cinque Empori della solidarietà sul territorio dell’arcidiocesi di Gorizia goriziano “si confermano uno strumento indispensabile sul territorio diocesano per contribuire al benessere delle fasce più deboli della società”. Lo afferma la Caritas diocesana di Gorizia diffondendo i dati relativi all’attività dell’annualità 2024. Queste opere-segno – attive a Gorizia, Monfalcone, Gradisca d’Isonzo, Cervignano del Friuli e Cormòns, quest’ultima aperta lo scorso ottobre – rappresentano “un contributo importante nel sostegno di persone e famiglie che, senza questo tipo di aiuto, probabilmente andrebbero incontro a forti problematicità legate alla spesa alimentare”.
Le tessere erogate sono risultate in aumento rispetto all’anno precedente: erano 745 infatti nel 2023, salite a 780 nel 2024. Come già rilevato anche nelle annualità precedenti, la ripartizione tra persone di cittadinanza italiana e quelle di cittadinanza straniera è pressoché identica (386 le tessere attive tra cittadini italiani, 394 quelle tra i cittadini stranieri nel corso dell’annualità 2024; 350 e 395 nel 2023). L’attivazione delle nuove tessere, 133 nel 2024, ha portato con sé 265 nuovi beneficiari. Un dato rilevante, sottolineano dalla Caritas, è rappresentato dai 198 beneficiari degli Empori diocesani appartenenti alla fascia d’età over 65.
“L’aumento delle tessere attive è già un segnale cui prestare attenzione – ha commentato il diacono Renato Nucera, direttore di Caritas diocesana –: significa infatti che il problema legato alla spesa alimentare per molte persone e famiglie continua ad esserci: il non poter avere disponibilità economica per recarsi al supermercato, far fatica ad arrivare a fine mese è una dura realtà con cui devono fronteggiarsi ogni giorno. Accanto a questo, un dato su cui come Caritas porremo sicuramente attenzione nei prossimi anni è l’alto numero di beneficiari del servizio Over 65, segno che molte pensioni davvero non sono sufficienti a garantire uno stile di vita almeno sufficiente. Con l’inflazione in continuo aumento e i prezzi delle materie prime e degli alimenti in continua salita, è un dato che certamente terremo monitorato”.
Nel corso del 2023 la rete emporiale diocesana aveva distribuito beni pari a 1.314.185,50 euro, saliti a 1.348.020,46 euro lo scorso anno. Nel corso del 2024 è cresciuto anche il numero di volontari, passando dai 58 dell’anno precedente ai 74 dell’ultima annualità. Tra questi, cresce anche la “spinta” degli under 35, saliti dai 4 del 2023 ai 13 del 2024. “L’aumento del numero dei volontari è già di per sé un ottimo segnale, che evidenzia come la voglia di rendersi disponibili e dedicare una parte di sé agli altri sia molto presente tra le nostre comunità. Accanto a questo ci rende molto felici l’aumento dei volontari under 35″, ha sottolineato Nucera, per il quale “questo è molto importante soprattutto pensando ai tempi che verranno e alla necessità, un po’ per volta, di iniziare un cambio generazionale all’interno dei nostri servizi e delle nostre strutture”.
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