Avvenire di Calabria

Diocesi: Cefalù, inaugurati i nuovi spazi delle comunità alloggio Regina Elena e Carlo Acutis

di Redazione Web

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Sono stati inaugurati i nuovi spazi comuni delle comunità alloggio Regina Elena e Carlo Acutis di Cefalù. Un momento significativo per le due strutture e per l’intera comunità cefaludese, che ha mostrato affetto e sostegno nei confronti dei ragazzi ospiti. Le nuove aree comuni comprendono: la sala studio/multimediale e la sala tv, l’area fitness e la zona relax, la lavanderia e la stireria, l’aula giochi per i più piccoli e l’angolo “tagli e capelli”, la sala colloqui e quella dedicata ai laboratori.
Il vescovo di Cefalù e presidente della Fondazione Regina Elena, mons. Giuseppe Marciante, nel suo intervento, ha richiamato le parole di Papa Francesco nella Dilexit nos: “Il Papa ci invita a riscoprire le ragioni del cuore che la ragione non conosce”, citando il pensiero di Blaise Pascal. “Solo entrando nella realtà con il cuore”, ha continuato il vescovo, “l’altro trova il suo posto nella nostra vita. Se non costruiamo relazioni con il cuore, non siamo in grado di superare l’individualismo. La società dominata dall’anti-cuore è quella che vive nel narcisismo, incapace di accogliere l’altro e, allo stesso modo, incapace di accogliere Dio. Papa Francesco cita anche Heidegger, che afferma che per accogliere il divino dobbiamo costruire una ‘casa degli ospiti’. Oggi, noi stiamo costruendo una casa ospitale, affinché i ragazzi che vi risiederanno possano sperimentare che nel mondo c’è un cuore in cui rifugiarsi: è il cuore di Dio. In questa casa si organizza la speranza”.
I nuovi spazi, pensati per favorire la vita comunitaria, offriranno ai minori un ambiente familiare e confortevole. L’obiettivo è che i ragazzi si sentano accolti e stimolati in un contesto che promuove relazioni affettive, educative e sociali fondamentali per la loro crescita.
A due anni dalla sua inaugurazione, la struttura di via Mandralisca ospita oggi due comunità alloggio, Regina Elena e Carlo Acutis. Questa realtà affonda le sue radici nel 1635, quando l’allora vescovo di Cefalù, Ottavio Branciforte, istituì la prima comunità. Oggi, grazie all’impegno costante degli operatori e dei numerosi volontari, la struttura guarda al futuro con speranza.

Fonte: Agensir

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