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Con un gesto di generosità silenziosa ma decisiva, la contessa Ghita Vogel, medico, filantropa, donna di cultura e sensibilità, ha dato la possibilità alla Fondazione Solidarietà Caritas Ets di gestire oggi una parte del proprio patrimonio, permettendo la realizzazione di progetti fondamentali per la città di Firenze e il territorio metropolitano. Per questo la Fondazione ha deciso di dedicare la nuova campagna di sensibilizzazione sui lasciti testamentari alla sua memoria, per promuovere una cultura del dono che guarda lontano, oltre la vita di chi compie la scelta. Grazie al lascito della contessa Vogel, è stato possibile attivare il Centro Le Torri, che oggi ospita un ristorante sociale, appartamenti ad alta autonomia, uno spazio polifunzionale dedicato ad attività espressive, laboratoriali, creative, formazione e socializzazione per giovani, uno sportello di ascolto e orientamento per minori e genitori. Un secondo immobile è stato venduto e reinvestito per aprire la struttura di via di Sollicciano, che oggi accoglie il centro diurno Casellina, che ospita 23 bambini in condizione di disagio personale e/o sociale e bambini portatori di un disturbo del neurosviluppo, e uno spazio per 30 beneficiari del programma Sai-Sistema accoglienza integrazione. Infine, la Fondazione ha assunto la responsabilità della gestione del campeggio marino di Vada, fondato nel 1954 da don Danilo Cubattoli un vero e proprio laboratorio educativo all’aperto, oggi rinnovato e attivo come luogo di comunità e speranza: qui, sempre a fianco di “don Cuba”, la contessa Vogel sostenne con rigore e passione ogni aspetto organizzativo, offrendo competenze, tempo e cuore. “Ogni lascito solidale è un ponte tra il presente e il futuro”, dichiara Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione: “Chi sceglie di fare testamento a favore di un progetto come questo, sceglie di restare, di esserci, anche dopo, di trasformare i propri beni in strumenti di cura, dignità e accoglienza, di stare accanto alle persone più fragili per sempre e donare alle nuove generazioni futuro e speranza”. La campagna si rivolge a tutte le persone che desiderano dare continuità alla propria storia attraverso un atto libero, informato e profondamente umano. Fare un lascito, anche minimo, significa contribuire a garantire cibo, accoglienza, cura, educazione a chi ne ha bisogno. Sul sito della Fondazione è disponibile un’area dedicata con tutte le informazioni per orientarsi, riflettere e ricevere consulenza riservata, legale e gratuita, nel rispetto della volontà di ciascuno.
Fonte: Agensir