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Nel testo diffuso oggi a Milano, a firma dell’arcivescovo Delpini e del Consiglio pastorale diocesano, intitolato “La pace sia con voi”, si legge fra l’altro: “Noi sentiamo lo strazio intollerabile del rifiuto della pace, della negazione della pace, dell’umiliazione della pace. Noi ripetiamo a tutti e sempre: mai più la guerra! Noi siamo sconcertati dall’odio, dal desiderio di vendetta, dalla violenza, dalla pratica della tortura, dall’infierire su coloro che non possono difendersi”. “Noi decidiamo di essere operatori di pace perché abbiamo ricevuto la grazia di essere figli di Dio. Vogliamo operare per la pace, pregare per la pace, tenere vive l’attenzione, le domande, le inquietudini nei conflitti che seminano morte e distruzione”. “Noi ci impegniamo a pensare la pace, la pace giusta, la giustizia che è la condizione per la pace; noi ci impegniamo a pensare, a pregare, a operare per la riconciliazione e il perdono che rendono possibile la pace. Noi ci impegniamo a stare dalla parte dei deboli, a operare per liberare gli oppressi dagli oppressori con l’impegno disarmato e disarmante, che percorre le vie della pace”. “Ci impegniamo ad abitare il quotidiano, le nostre famiglie, le nostre comunità come luoghi dove le ferite possono essere sanate dalla pratica del perdono e dalla grazia della riconciliazione. Vogliamo abitare i social per trasmettere messaggi di pace. Vogliamo coinvolgere le nostre comunità per tenere vivo l’annuncio della pace. Vogliamo vivere il nostro lavoro e le nostre responsabilità ecclesiali e civili come contesti propizi per seminare la pace”. “Noi incoraggiamo le scuole, le università, le istituzioni educative a costruire una cultura di pace, a educare a pensare la pace, a studiare le condizioni della pace in ogni terra e per ogni popolo”.
Fonte: Agensir