Avvenire di Calabria

Diocesi: mons. Alberti (Oppido-Palmi) su presunti abusi, “se fatti accertati come veri condanniamo senza timore alcuno”

di Redazione Web

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“Fatti che, se verranno accertati come veri, ci sconvolgono e che condanniamo senza timore alcuno”. Lo afferma il vescovo di Oppido Mamertina- Palmi, mons. Giuseppe Alberti dopo che in queste settimane, attraverso alcune testate giornalistiche, sono emerse notizie riguardanti “presunti abusi” compiuti in passato da un sacerdote operante nella diocesi.  Si tratterebbe – si legge in una nota – di fatti risalenti a molti anni fa, che, “se confermati, suscitano in tutti noi profondo turbamento e rinnovata responsabilità”. Il presule  esprime “il dolore dell’intera comunità ecclesiale e la ferma condanna di ogni forma di violenza”. Con “spirito di giustizia e verità” – prosegue la nota – , la diocesi auspica che gli “eventuali responsabili vengano chiamati a rispondere attraverso i percorsi previsti dalla legge e che, anche a distanza di tempo, sia possibile far emergere ogni elemento utile a ricostruire quanto accaduto”.
Mons. Alberti aggiunge che “mentre ci auguriamo che su quei fatti venga fatta denuncia alle forze dell’ordine perché accertino la verità, nonostante il tempo trascorso, il nostro pensiero non può non andare a coloro che quelle violenze avrebbero subito e che hanno cambiato la loro esistenza”. La diocesi della Piana vive queste situazioni come una “profonda ferita”, che “interpella la coscienza e la responsabilità di tutti, e che ci richiama a un rinnovato impegno per la trasparenza e la tutela dei più fragili”. “Fatti che, come Chiesa diocesana, ci addolorano e ci inducono alla preghiera profonda e misericordiosa nella vicinanza alle vittime con la speranza che fatti del genere non accadano mai più. Come Chiesa viviamo queste denunce come una ferita aperta che ci inducono ad andare fino in fondo anche attraverso verifiche interne, che verranno effettuate con la massima severità perché vogliamo che la Chiesa sia un luogo sicuro, soprattutto per i bambini, i giovani e le persone vulnerabili”.
Nel tempo, la diocesi ha avviato un percorso “serio” e “convinto” di formazione, prevenzione e vigilanza, in sintonia con le linee guida della Conferenza episcopale italiana, per costruire ambienti sempre più sicuri e rispettosi della dignità di ogni persona. “La nostra diocesi ha già cominciato a investire sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili, avviando con convinzione un’attività formativa, di prevenzione e di vigilanza, nella consapevolezza che l’efficacia delle linee guida avviate dalla Cei passa inevitabilmente attraverso un lavoro capillare di accompagnamento di chi ha responsabilità educative all’interno dei nostri gruppi e comunità cristiane”, sottolinea mons. Alberti, esprimendo un “desiderio condiviso da tutta la comunità”: “Che cresca sempre di più nei nostri ambienti ecclesiali una cultura del rispetto e della salvaguardia dell’infanzia e del variegato mondo della vulnerabilità”. La diocesi calabrese, nel rispetto delle persone coinvolte e delle competenze delle autorità civili, “conferma la propria disponibilità alla collaborazione” e “rinnova l’impegno a custodire la fiducia che le comunità cristiane pongono nella Chiesa e nei suoi ministri”.

Fonte: Agensir

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