Avvenire di Calabria

Diocesi: mons. Gambelli (Firenze) ai Carabinieri, “grati per quello che siete e quello che fate, nel servizio alla nostra gente”

di Redazione Web

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“Maria ci offre un esempio di come seguire Cristo e fare la volontà di Dio. Maria è la discepola fedele che fa la volontà del Padre dei cieli. Lei è la vergine fedele, la vostra Patrona, cari Carabinieri”. Lo ha affermato questa mattina mons. Gherardo Gambelli, arcivescovo di Firenze, nell’omelia pronunciata nella basilica di Santa Maria Novella in occasione della celebrazione per la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. Per il presule “parlare di fedeltà nel mondo di oggi a volte sembra difficile. La fedeltà è un atteggiamento non sempre molto apprezzato. Oggi si guarda alla persona fedele con sospetto, non come un esempio da imitare, quanto piuttosto da compatire perché monotona, quasi noiosa e ingessata nei suoi legami e nelle sue scelte. Oggi – ha ribadito più volte Papa Francesco – regna la cultura del provvisorio, che predica che non vale la pena di impegnarsi per tutta la vita e di fare scelte definitive alle quali rimanere fedeli. L’esperienza della fedeltà è però una sfida perché nel cuore umano c’è sempre il desiderio del ‘per sempre’ e la nostalgia del definitivo. È proprio guardando a Maria, la Virgo Fidelis, che comprendiamo qual è la sorgente della fedeltà. Non tanto uno sforzo della nostra volontà umana, quanto l’abbandono fiducioso all’amore misericordioso di Dio. La fedeltà è frutto dell’umiltà e della fiducia in Dio”. Maria è “il grande modello che avete davanti – ha detto l’arcivescovo di Firenze – la vostra patrona, cari Carabinieri. Siamo grati, tutti noi, per quello che siete e quello che fate, nel servizio alla nostra gente, dalle grandi città, alle periferie, fino ai piccoli centri e nelle numerose missioni all’estero. Gli uomini e le donne dell’Arma sono presenti ovunque, per portare sicurezza e, quando è necessario, per lottare contro il crimine, nella fedeltà del servizio, espletato ogni giorno con professionalità e dedizione. Una dedizione che a volte arriva fino al sacrificio della vita. Vogliamo infatti ricordare in questa Messa anche quanti hanno perso la vita nell’espletamento del loro dovere, e pregare per loro e per le loro famiglie”.

Fonte: Agensir

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