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“In quanto uomini e donne apparteniamo ad un’unica famiglia umana. Si tratta di un’evidenza che in un passato ancora recente è stata drammaticamente negata da scienze piegate dalle ideologie razziste e che ancora oggi è troppe volte negata sul piano pratico”. Lo ha detto questa mattina l’arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli , nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio in occasione dell’apertura dell’Anno centenario dell’Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa. “Eppure – ha chiosato il presule – la fraternità universale fra tutti gli uomini e le donne della terra fonda, assieme alla democrazia, una delle più grandi conquiste di civiltà, cioè il diritto universale dei diritti umani”.
Nel sottolineare le povertà in aumento, Gambelli ha osservato: “E’ triste constatare come in praticamente tutti i paesi del mondo solo le spese per il riarmo crescono a misura dei bisogni imposti dalla incapacità dei governi e della comunità internazionale di risolvere pacificamente” le questioni internazionali, e “dagli interessi economici sottesi all’industria bellica. Tanto più triste quanto maggiori sono i bisogni essenziali per assicurare il diritto ad una vita dignitosa che vengono trascurati.”. “Per fronteggiare una possibile nuova pandemia – oltre che per salvaguardare il diritto umano alla salute – sarebbe necessaria la costruzione di una rete di servizi sanitari efficienti e accessibili a tutti gli uomini e le donne della terra, il cui costo sarebbe nettamente inferiore a quello del riarmo”, il monito del presule.
Domani alle 11.30, nella Basilica della Santissima Annunziata, l’arcivescovo presiederà la celebrazione per l’apertura del centenario.
Fonte: Agensir