Avvenire di Calabria

Diocesi: mons. Maniago (amministratore Crotone) al successore Torriani, oggi questa “Chiesa ti accoglie e ti chiede di amarla con tutto te stesso e di condurla con paternità nella via che il Signore ha tracciato per lei”

di Redazione Web

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“Oggi ti accoglie come pastore una Chiesa che ti chiede di amarla non solo quando si presenta nella sua bellezza, ma anche quando sembra svogliata, distratta e apparentemente disinteressata, anche quando, e può succedere, dimentica la sua dignità e soprattutto la sua vocazione.
Allora puoi capire, carissima Eccellenza, carissimo vescovo Alberto, perchè sono contento nel momento in cui inizi il tuo ministero in mezzo a questo popolo, a servizio di questo popolo di Crotone-Santa Severina: perchè sono certo che il sì che hai già pronunciato per questa diocesi nasce dalla forza dell’amore gratuito con cui la guiderai e con cui aiuterai il Buon Pastore a farla diventare ancora più bella”. Così mons. Claudio Maniago, amministratore apostolico della diocesi di Crotone-Santa Severina, si è rivolto ieri al neo arcivescovo Alberto Torriani che ha iniziato il suo ministero episcopale nella Chiesa crotonese. Nel suo saluto di benvenuto, mons. Maniago – arcivescovo di Catanzaro-Squillace ha parlato di gioia: la “gioia di chi sperimenta quanto è grande e generoso l’amore di Dio, che ti chiama a vivere una tappa importante della tua vita in una terra bella e ricca di tradizioni come quella calabrese, in mezzo a gente dal cuore grande e dalla fede schietta. Questa è la terra che oggi ti accoglie, Eccellenza carissima, questo è il popolo che ti abbraccia come pastore, caro vescovo Alberto, questa è la Chiesa di Crotone-Santa Severina che ti chiede d’ora in poi di amarla con tutto te stesso e di condurla con paternità nella via che il Signore ha tracciato per lei”. “Ti chiede – ha aggiunto – di amarla camminando con ferma dolcezza insieme ai sacerdoti e ai diaconi che con i loro limiti, ma soprattutto con la loro fedeltà, quotidianamente si spendono per essa; ti chiede di amarla confermando e sostenendo i tanti operatori pastorali che rendono vive le comunità nella loro vita liturgica, nella trasmissione della fede e nella testimonianza di attenzione verso i più piccoli e bisognosi; ti chiede di amarla accogliendo i carismi che lo Spirito dona a questa Comunità con la preziosa opera di religiosi e religiose che anche da paesi lontani sono qui in mezzo a noi per aiutarci a vivere il Vangelo; ti chiede di amarla per la sua pietà popolare così viva e vivace che si manifesta anche con la variegata realtà delle Confraternite, che custodiscono usi e tradizioni, tesoro prezioso di questa terra; ti chiede di amarla stando vicino ai suoi giovani, i giovani che già hai avuto modo di incontrare e per cui, ti posso assicurare, proverai la voglia, il desiderio di camminare insieme per costruire insieme a loro cose belle, in una terra difficile, che troppo spesso sembra loro ostile e li spinge a cercare la loro realizzazione altrove”. Prima della celebrazione al PalaMilone il neo arcivescovo aveva incontrato, il Capitolo della Cattedrale nella chiesa dell’Immacolata, temporaneamente utilizzata per le celebrazioni a causa dei lavori di restauro della Cattedrale, insieme al prefetto ai sindaci del territorio. Nel suo saluto mons. Torriani ha detto: “ho tenuto ad incontravi per presentarmi non solo come pastore di una comunità ecclesiale ma di una chiesa che desidera essere servitrice di un territorio, nella consapevolezza che il bene comune è un’opera corale, che si costruisce ogni giorno con responsabilità e fiducia reciproca”.

Fonte: Agensir

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