
Giubileo 2025: Acerenza, sabato a Tolve la celebrazione per operatori e volontari delle Caritas parrocchiali
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“La vita di don Carlo de Cardona è stata un ponte luminoso tra cielo e terra. Uomo di fede profonda e di instancabile dedizione, ha saputo incarnare nella sua esistenza l’amore di Dio e il servizio agli uomini. Ogni gesto, ogni parola, ogni silenzio era intriso di quella sapienza che nasce dall’incontro quotidiano con il Vangelo e dalla vicinanza sincera ai cuori affaticati”. Lo ha detto ieri sera a Morano Calabro, mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio durante la sessione di chiusura, a livello diocesano, della causa di beatificazione del sacerdote don Carlo De Cardona. Tutti gli atti processuali, in doppia copia conforme, chiusi in contenitori sigillati, sono stati consegnati al Postulatore, don Enzo Gabrieli, con il compito di trasmetterli al Dicastero delle Cause dei Santi per l’avvio della fase romana della causa. Don Carlo “non ha semplicemente vissuto nel mondo: lo ha elevato, lo ha ascoltato, lo ha abbracciato con la compassione di un pastore e la visione di un uomo che sapeva guardare oltre”, ha detto mons. Savino. “La sua opera spirituale e sociale ha lasciato un’impronta che continua a parlare, un’eredità viva che chiede a ciascuno di noi di vivere con la stessa profondità, con lo stesso slancio verso l’Alto. In lui cielo e terra si sono toccati. La sua memoria rimane come luce discreta ma potente, guida e conforto per chi ancora cerca, lotta e spera”. Nato a Morano Calabro il 4 maggio 1871 – e qui morto il 10 marzo 1958 – studiò prima a Cosenza e poi a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana. Nella Capitale fece esperienze di diverse realtà e venne in contatto con esponenti di primo piano del movimento cattolico. Tornato in Calabria lavorò per la costituzione di numerose leghe del lavoro e casse rurali per dare ai contadini la possibilità di consociarsi per difendere i propri diritti e incentivare modalità di credito più adeguate alle esigenze delle classi meno abbienti della popolazione. Fondò anche diverse testate giornalistiche tra cui La Voce Cattolica e L’Unione.
Fonte: AgensirGiubileo 2025: Acerenza, sabato a Tolve la celebrazione per operatori e volontari delle Caritas parrocchiali
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