Avvenire di Calabria

Diocesi: Pompei, stamattina migliaia di studenti hanno partecipato alla Marcia per la pace, dedicata a Papa Francesco

di Redazione Web

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“Benvenuti nella città di Maria!”. Così il rettore del santuario di Pompei, mons. Pasquale Mocerino, ha accolto migliaia di studenti che oggi, 29 aprile, hanno marciato per la pace nelle strade principali della città mariana e condiviso un momento di testimonianze, preghiera e riflessione in piazza Bartolo Longo. La Marcia quest’anno è stata dedicata a Papa Francesco, scomparso il 21 aprile.
“La facciata del santuario, inaugurata nel 1901 e monumento alla pace universale, è la vera porta della città di Pompei”, ha osservato il rettore. Mons. Mocerino ha, infatti, ricordato che nelle antiche città esisteva la porta di ingresso, sottolineando come la facciata del santuario sia la vera porta di ingresso alla Nuova Pompei fondata da Bartolo Longo.
Organizzatore della manifestazione, che ha visto la partecipazione di studenti delle scuole di ogni ordine e grado di Pompei e dei comuni vicini, è stato fratel Filippo Rizzo, direttore del Centro educativo “Bartolo Longo” del santuario. “Grazie per essere qui”, ha detto il religioso rivolgendosi ai bambini e ai ragazzi presenti, “voi siete il volto della pace” e ricordando che “Papa Francesco è stato il primo paladino della pace”.
Tra gli ospiti dell’evento, oltre all’attore Sebastiano Somma, che ha recitato il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, anche il tenore Francesco Malapena e il rapper Yoseba.
Si è rinnovata, come ad ogni edizione della Marcia, la tradizionale apposizione della corona di rose ai piedi della statua della Madonna posta in cima alla facciata. La corona di rose, prima di essere portata in cima dai Vigili del Fuoco, è giunta in piazza su di un carro trainato da un cavallo, come 150 anni fa giunse da Napoli a Valle di Pompei il quadro della Madonna del Rosario, per volere del beato Bartolo Longo.
Presente anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che ha invitato i ragazzi ad essere sempre costruttori di pace.
Poi, il lancio dei petali dalla loggia papale e dal campanile del santuario ad opera dell’edilizia acrobatica che ha srotolato le bandiere d’Italia e del Vaticano dalla cima del Campanile stesso. Anche gli studenti hanno testimoniato il loro impegno per la pace e il loro desiderio di un mondo in cui non esistano più conflitti.

Fonte: Agensir

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