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“La cultura dell’incontro”. Questo il tema della 53ª edizione della Settimana della Fede, promossa dalla diocesi di Taranto. L’idea fu di mons. Guglielmo Motolese. L’intento è quello di far crescere la comunità tarantina non solo spiritualmente ma nella riflessione sui temi della vita pubblica e sociale. Un appuntamento che si rinnova ogni anno nella cattedrale Gran Madre di Dio, alle 19 dal lunedì al venerdì. Oggi la presentazione in arcivescovado. Si parte il 17 marzo con don Filippo Belli, docente di Sacra Scrittura alla Facoltà teologica dell’Italia centrale di Firenze, poi toccherà al rettore della Lumsa, Francesco Bonini. Mercoledì 20 sarà nel capoluogo ionico Cesare Zucconi, vice presidente della Comunità di Sant’Egidio, mentre giovedì spazio alle testimonianze di volontari e cooperanti da Ucraina e Gaza. Si chiude venerdì con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo della diocesi ionica, mons. Ciro Miniero. “Il messaggio di questa edizione – ha detto oggi – è quello di poter cogliere quali sono i dinamismi che stanno alla base di tensioni che stanno rendendo difficile la vita del mondo intero. Le tensioni sono normali nella vita, ci indicano diversità di vedute, ma il problema è se dalle diversità si arrivi a vivere uno contro l’altro. E allora bisogna riflettere su questo per cercare invece i motivi dell’incontro e non dello scontro”.
Fonte: Agensir