Povertà educativa: con il progetto “IncluCity” coinvolti 1400 giovani in un anno nelle periferie di cinque città
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È in programma nel pomeriggio di oggi a Trieste l’evento “Fari di Pace”, promosso in occasione del passaggio delle staffette della terza Marcia mondiale della pace e la nonviolenza, partita dalla Costa Rica il 2 ottobre 2024 che si concluderà a San José de Costa Rica, il 5 gennaio 2025.
La diocesi di Trieste, viene spiegato in un comunicato, accogliendo le sollecitazioni ripetutamente trasmesse da Papa Francesco per la pace nel mondo, promuove anche in sede locale una riflessione e una preghiera affinché cessi la voce delle armi e subentri la voce della solidarietà e della fraternità tra i popoli. La manifestazione odierna conclude un itinerario organizzato da Pax Christi, dalla Commissione della Cei per i Problemi sociali e del lavoro e da altre Associazioni cattoliche, che, partendo dal porto di Genova il 2 aprile 2022, ha toccato tutti i porti italiani ed in tali occasioni ha consegnato ai responsabili delle Autorità portuali una lettera che sollecita il rispetto della legge 185/1990, che regola l’export degli armamenti, in particolare all’articolo 6. Viene richiesto, inoltre, del rispetto del Trattato internazionale sul commercio delle armi, in particolare agli articoli 6 e 7, nei punti dove prescrivono che le Autorità non devono consentire il transito di armamenti di cui si possa presumere l’impiego in conflitti che violano gravemente i diritti umani, o in cui si possano commettere crimini di guerra e genocidi.
L’evento sarà ospitato dalle 16 nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 in Porto Vecchio, nell’ambito della rassegna “Una luce sempre accesa” promossa dall’Assessorato alle Politiche della cultura e del turismo del Comune di Trieste. Dopo l’introduzione di Norberto Julini di Pax Christi, è prevista l’accoglienza delle Staffette della Terza marcia mondiale della pace e la nonviolenza con un video di saluto di Raphael De La Rubia. Seguiranno poi gli interventi di don Paolo Iannaccone, presidente del Centro E. Balducci, “Perché Fari di pace nella Chiesa? L’ecclesialità della iniziativa sulla base di Pacem in terris”; di Carlo Tombola, per the Weapon Watch, “Guerra e logistica dei porti dell’Adriatico”; di Carlo Cefaloni, per il Movimento dei Focolari, giornalista di Città nuova, “La sfida di un laboratorio permanente di riconversione industriale oggi in Italia per andare al cuore della democrazia economica”; di José Nivoi, rappresentante e portavoce del Calp di Genova, “I portuali genovesi contro la guerra”; ed infine di Antonio Pittelli, segretario generale Fit Cisl Friuli Venezia Giulia, “Verso la pace: tra ideali e realtà, la sfida di costruire un futuro giusto”. È quindi prevista la consegna della Lettera sul rispetto della legge 185/1990 all’Autorità portuale, con l’eventuale l’intervento della stessa Autorità. Le conclusioni saranno affidate al vescovo di Trieste, mons. Enrico Trevisi. L’evento – al quale hanno aderito Movimento Focolari, Caritas diocesana, Weapon Watch, Uciim, Accri, Centro Balducci, Articolo 21, Comunità di Sant’Egidio, Agesci, Acli, Azione Cattolica, Pax Christi – terminerà con un reading letterario-musicale a cura di Nicolò Spanghero.
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