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La diocesi di Viterbo, attraverso l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, la Caritas e il Progetto Policoro, ha avviato lo sportello di orientamento al lavoro, che si propone di “incoraggiare la cultura dell’occupabilità sostenendo le persone nella ricerca attiva di lavoro”. Lo sportello è “uno spazio dedicato all’incontro con le persone, aperto tre giorni alla settimana, ed è gestito dai due giovani Animatori del progetto Policoro che, attraverso un percorso predefinito, sostengono e custodiscono la persona nelle sue fragilità, aiutando nella ricerca attiva del lavoro e ri-strutturando la relazione Persona /Lavoro”. Situato presso il Polo Sociale diocesano a Viterbo ha tra gli obiettivi principali la costituzione di una “rete” che favorisca l’incontro territoriale e, partendo dalle realtà parrocchiali, metta in contatto le persone in cerca di lavoro con le aziende in cerca di personale, le associazioni di categoria, i sindacati e i servizi pubblici: tutto “con una visione del lavoro libera, creativa, partecipativa e solidale”. Con questa iniziativa la Diocesi ha intenzione di “riaffermare la dignità del singolo individuo, dandogli l’opportunità di reinventare la propria vita lavorativa facilitando la relazione con le Aziende del territorio”. La realizzazione dello sportello di orientamento è – spiega Jacopo Giammatteo, direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Viterbo – “un’azione concreta” che la diocesi propone alla Comunità territoriale, alle istituzioni e alle aziende, con il fine di rendere il lavoro “una dimensione irrinunciabile della vita sociale, perché non solo è un modo di guadagnarsi il pane, ma anche un mezzo per la crescita personale, per stabilire relazioni sane, per esprimere se stessi, per condividere doni, per sentirsi corresponsabili nel miglioramento del mondo e, in definitiva, per vivere come popolo” .
Fonte: Agensir