Avvenire di Calabria

Donne: Società di San Vincenzo De Paoli, a Vigevano la sartoria solidale “Fili di comunione”

di Redazione Web

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“C’è bisogno di gente in grado di tessere fili di comunione che contrastino i troppi fili spinati delle divisioni…”. Recita così un estratto dell’omelia di Papa Francesco in occasione della LV Giornata della pace, parole da cui trae il nome la sartoria solidale “Fili di comunione”, una realtà nata grazie alla Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Centrale di Vigevano Odv. Il piccolo laboratorio oggi conta 10 sarte e si sono alternate una quindicina di donne esperte in lavori sartoriali, ricamatrici, magliaie, alcune delle quali sono sarte in pensione che: “Si sentono più forti perché sanno di poter contare le une sulle altre. Sono un gruppo ben consolidato”, confida la presidente della Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Centrale di Vigevano Odv, Elisabetta Borghi.
Le porte della sartoria si sono aperte anche per donne sole con figli a carico che hanno potuto imparare il mestiere sartoriale e ricevere uno strumento che garantisca loro una maggiore autonomia.
“La gioia negli occhi delle donne e di quanti frequentano la sartoria è la nostra piccola vittoria”, aggiunge Elisabetta Borghi.
Il numero copioso di sostenitori e la partecipazione del Consiglio centrale al bando della Fondazione Piacenza e Vigevano con il progetto della sartoria solidale hanno permesso di creare un ambiente professionale con l’inserimento di macchinari all’avanguardia, protocolli di sicurezza idonei, un ricambio di tessuti e filati e una serie di utensili necessari per il lavoro sartoriale.
Con le nuove attrezzature sono stati creati capi di abbigliamento su richiesta. E non sono mancati i progressi: “Siamo riusciti a rinnovare i tempi e occuparci di Upcycling: recuperiamo dei capi dismessi e li riconfiguriamo secondo i dettami della moda del momento o su richiesta del committente. Il proposito è avere un occhio di riguardo al tema dell’ambiente e dell’inquinamento”, evidenzia Borghi.
La sartoria solidale ha aperto le porte anche alle nuove generazioni coinvolgendo le scuole secondarie di primo e di secondo grado alle quali è stata offerta una nuova visione di volontariato.
A maggio è stata inaugurata la nuova sede della sartoria solidale e per l’occasione è stata organizzata la sfilata “Passato-Presente” in collaborazione con due Istituti scolastici di Vigevano, durante la quale è stata lanciata la raccolta fondi “Adotta il fiore della speranza” a favore di “uomini e donne della nostra comunità che versano in condizioni di grave marginalità”, spiega Borghi.
Il nuovo spazio ha permesso di aprire anche a nuove prospettive con gli incontri di “hobby sartoriale” che prevedono la creazione di borse a fronte di un contributo commisurato al costo dei materiali. Sarà dedicato a persone che sono sole e che hanno bisogno di un momento di convivialità e amicizia.
La sartoria solidale tende la mano verso ogni uomo, nelle sue molteplici fragilità.
Una novità infine ci sarà tra i mesi di settembre e ottobre, quando, racconta la presidente, “parteciperemo a un nuovo bando che ci consentirà di inserire una maestra d’opera in stato di difficoltà. Se saremo vincitori potremmo retribuirla con un contratto di prestazione d’opera occasionale”.

Fonte: Agensir

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